Il palazzo Ak Saray è stato fortemente criticato per i costi di realizzazione, 490 milioni di euro, per le dimensioni, oltre mille e cento camere, e per il fatto che sia stato costruito in una riserva naturale.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan non si ferma e aggiunge altri 8.406 metri quadrati di terreno alla sua residenza faraonica, un palazzo di 1.150 camere costato 490 milioni di euro noto come Ak Saray (Palazzo Bianco). Inaugurato il 29 ottobre, il palazzo presidenziale già fortemente criticato per i costi di realizzazione e per le sue dimensioni acquisirà ora nuovo terreno dalla Ataturk Forest Farm.
In base a documenti ufficiali citati dal sito di Hurriyet, e nei quali si legge l'approvazione a maggioranza di voti dell'amministrazione comunale di Ankara, la nuova area sarà destinata alla residenza del primo ministro. Originariamente l'Ak Saray doveva infatti ospitare il premier, ma ha cambiato destinazione con l'elezione di Erdogan alla presidenza della Turchia. Restano ancora da realizzare una residenza del presidente con 250 camere che occuperà 7.000 metri quadri, una moschea che potrà ospitare fino a quattromila persone e un centro culturale.
L'edificio è stato costruito in una riserva naturale, grazie a un provvedimento del 2012 emesso in violazione di una precedente sentenza, secondo la quale il progetto era contrario alle norme in materia di urbanistica e ambiente. Il complesso è stato costruito su un'area verde di circa 200mila metri quadri e ha una stanza di forma ovale come quella della Casa Bianca.
Il 'Palazzo bianco' non è l'unica opera costata a Erdogan una valanga di accuse di megalomania. Poco dopo il suo insediamento alla presidenza, infatti, aveva fatto discutere l'acquisto di un aereo presidenziale, un Airubs A330-200 Prestige a 90 posti.
