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Criptovalute

Anche l’Ucraina apre alle critpovalute

09 settembre 2021 | 12.44
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L’approvazione da parte del parlamento è stata praticamente unanime, e ora la legge aspetta solo la firma del presidente Volodymyr Zelensky.

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Fino a oggi le criptovalute in Ucraina sono esistite in una zona grigia. I cittadini erano autorizzati a comprare e scambiare monete digitali, ma gli exchange e le aziende coinvolte erano sotto stretta osservazione da parte delle forze dell’ordine, con azioni definibili “di disturbo”. Secondo quanto riferito dal quotidiano Kyiv Post, ad esempio, l’atteggiamento generale riguardo alle monete virtuali era quello di considerarle una “truffa”, e spesso le aziende si vedevano confiscate le attrezzature senza alcun motivo. Lo scorso agosto il Security Service ucraino (SBU) era intervenuto per bloccare un network definito arbitrariamente come “scambio clandestino di criptovaluta” nella capitale Kiev, affermando che si trattava di un sistema di riciclaggio di denaro esplicitamente favorito dall’anonimato delle transazione.

Se firmata dal presidente, la legge proteggerà dalle frodi sia gli acquirenti che le piattaforme, e determinerà l’approccio al mercato delle criptovalute dell’Ucraina da qui in avanti. Il Paese infatti, come riferisce il Ministero per la Trasformazione Digitale in una nota stampa, ha nei suoi piani l’apertura del mercato delle criptovalute ad aziende e investitori entro il 2022, ma ci sarà bisogno prima dio un adeguamento della legislazione fiscale e del codice civile. La proposta di legge approvata in questi giorni è cruciale per la transizione. Definisce per la prima volta in Ucraina gli asset virtuali come “beni intangibili espressi sotto forma di dati elettronici”. Inserisce anche la definizione di wallet e private key, termini finora mai comportarsi nella legislazione del Paese.

Con la nuova legge i cittadini potranno possedere, scambiare e vendere criptovalute utilizzando piattaforme locali o straniere registrate in Ucraina. Non sarà possibile però utilizzarle come mezzo di pagamento per beni o servizi, ruolo previsto solo per la valuta locale. La legge permette anche alle aziende cripto di operare ufficialmente in Ucraina e pagare le tasse, previa una registrazione che prevede una assestamento di trasparenza e reputazione e il pagamento di una fee di circa 3mila euro. I regolatori al momento sono il Ministero per la Trasformazione Digitale insieme alla Banca Nazionale e alla Commissione per la Sicurezza Nazionale, ma dovrebbe essere creata presto una nuova autorità dedicata.

Le criptovalute sono molto popolari in Ucraina, si stima che gli scambi giornalieri stiano intorno ai 37mila dollari, e con la legalizzazione i numeri sono destinati ad aumentare. Non tutte le piattaforme sono ottimiste però riguardo alla nuova legger. Secondo Oleg Kurchenko, CEO dell’exchange Binaryx, la legge di stato potrebbe dissuadere anziché incentivare a causa di un eccesso di regolamentazione. Altri, più ottimisti, sperano che le nuove regole mettano fine ai raid ingiustificati da parte delle forze dell’ordine, garantendo una maggiore tranquillità a chi opera nel Paese.

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