il presidente Rutelli: "Partiamo con le nostre forze e con quelle dei partner Netflix, Rai, Medusa, Vision Distribution, Viacom Cbs"
"Sta emergendo da più parti quanto ci sia bisogno di nuove figure professionali, in un mondo del cinema che sta cambiando a ritmi rapidissimi e che sfida e interpella in particolare la realtà italiana". E' quanto sottolinea Francesco Rutelli, presidente dell'Anica, illustrando linee e propositi della nuova fondazione 'Anica Academy' che presiede. "Ci siamo messi al lavoro, già durante il lockdown, per preparare le migliori condizioni di partenza per questa Academy", riferisce specificando che "si parte con le nostre forze e con quelle dei cinque proponenti": Netflix, Rai, Medusa, Vision Distribution e Viacom Cbs.
"Siamo stati molto rapidi e le istituzioni ci hanno aiutati per fare in modo che la personalità giuridica della fondazione, che nasce ai sensi della normativa sul terzo settore, fosse riconosciuta dalla prefettura e avesse tutti i caratteri della ufficialità. A quel punto - spiega Rutelli - ci siamo messi tutti al lavoro con un eccezionale gioco di squadra in un mondo altamente competitivo, quale indizio di serietà e di voglia di lavorare insieme per dare un buon contributo all'industria e ai settori creativi".
Quanto al senso dell'operazione, "si tratta di creare un nuovo spazio di opportunità per rispondere alla domanda di profili sempre più qualificati e di creare professionalità nuove che non esistono e che nessuno forma oggi in Italia. Ma non intendiamo fare concorrenza a chi è già 'in pista' con autorevolezza, esperienza e competenza - tiene a chiarire il presidente dell'Anica - ma vogliamo muoverci nei terreni inesplorati, arricchendo di molto l'offerta formativa che serve alle nostre imprese, con una visione industriale e creativa, innovativa e molto pragmatica".
La speranza della fondazione Anica Academy è che "da questo lavoro scaturiranno nei prossimi mesi e negli anni a venire decine di nuove figure che permetteranno al nostro cinema e al nostro audiovisivo di essere più forti, più credibili, più in grado di lavorare nel contesto sfidante in cui ci troviamo, non rimanendo indietro ma anzi moltiplicando le opportunità di lavoro, con una finalità che è anche etica e sociale", sottolinea ancora Rutelli.