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Antitrust accetta impegni Booking.com e chiude istruttoria su clausole utilizzate con gli hotel

21 aprile 2015 | 14.28
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Ma il procedimento continua nei confronti di Expedia. Gli stessi impegni della piattaforma di prenotazione online presentati alle Autorità nazionali di concorrenza di Francia e Svezia

Antitrust accetta impegni Booking.com e chiude istruttoria su clausole utilizzate con gli hotel

L’Antitrust accetta gli impegni di Booking.com e chiude l'istruttoria avviata lo scorso 7 maggio anche nei confronti di Expedia per verificare le possibili limitazioni della concorrenza connesse all’utilizzo, da parte delle principali piattaforme di prenotazione di strutture alberghiere on line, di clausole, nei rapporti contrattuali con i propri hotel partner, di parità tariffaria e di altre condizioni. Lo comunica la stessa Autorità che precisa che il procedimento è ancora in corso nei confronti di Expedia.

Le clausole utilizzate nei rapporti con gli alberghi partner, Most favoured nation (Mfn), vincolano le strutture ricettive a non offrire i propri servizi alberghieri a prezzi e condizioni migliori tramite altre agenzie di prenotazione online, e in generale, tramite qualsiasi altro canale di prenotazione (siti web degli alberghi compresi). In sede di avvio di istruttoria l’Agcm aveva rilevato come la presenza di clausole di Mfn nei contratti con gli hotel partner fosse suscettibile di limitare significativamente la concorrenza sulle commissioni richieste alle strutture ricettive, con un impatto sui prezzi dei servizi alberghieri, in danno, in ultima analisi, dei consumatori finali.

Nel corso dell’istruttoria, condotta in collaborazione con le Autorità nazionali di concorrenza di Francia e Svezia e in coordinamento con la Commissione, le società del gruppo Priceline Booking.com - leader del mercato in Italia - hanno presentato impegni consistenti in una riduzione significativa dell’ambito di applicazione delle clausole di Mfn, lasciando piena libertà agli hotel nella determinazione delle condizioni di offerta praticate sulle altre Ota e sui propri canali diretti offline, nonché nell’ambito dei propri programmi di fidelizzazione.

Gli impegni si applicheranno, a partire dal 1 luglio 2015, a tutte le prenotazioni effettuate dai consumatori con riferimento agli hotel siti in Italia ed avranno una durata di 5 anni. I medesimi impegni sono stati presentati alle Autorità nazionali di concorrenza di Francia e Svezia.

Il presidente dell’Agcm Giovanni Pitruzzella, il presidente dell’Autorité de la concurrence Bruno Lasserre e il Direttore Generale del Konkurrensverket svedese Dan Sjöblom hanno spiegato che "gli impegni offerti da Booking.com conseguono il giusto equilibrio per i consumatori in Francia, Italia e Svezia, ripristinando la concorrenza e, al contempo, preservando la fruizione semplice e gratuita dei servizi di ricerca e di comparazione, incoraggiando lo sviluppo dell’economia digitale”. Con il coordinamento della Commissione "le nostre tre Autorità hanno collaborato secondo modalità che non hanno precedenti nell’ambito delle rispettive investigazioni sulle piattaforme di prenotazione alberghiera online", sottolineano indicando che "gli impegni limitano l’uso da parte di Booking.com delle clausole di parità tariffaria quale parte integrante del proprio modello di business".

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