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L.stabilità: Padoan da Renzi, al lavoro sulle risorse/Adnkronos

01 settembre 2015 | 18.24
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Cantiere aperto tra Palazzo Chigi e Tesoro sulla Legge di Stabilità da presentare entro il 15 ottobre. Il premier Matteo Renzi ha incontrato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan per fare il punto sul quadro economico alla luce dei migliorati dati Istat sul pil in vista della nota di aggiornamento al Def attesa entro il 20 settembre, spina dorsale per la legge di bilancio.

Sulla manovra da 25-30 mld si lavora a ritmi serrati per far quadrare i conti tra entrate e uscite. Gli elementi congiunturali, tra calo del greggio, ribassi dell'euro e Qe della Bce continuano a sostenere la pur timida ripresa della zona euro contrastando i rischi al ribasso legati alla crisi greca ma anche, per il momento, quelli connessi al rallentamento dell'economia cinese e agli smottamenti dei suoi mercati finanziari. E anche il dato diffuso oggi dall'Istat, che ha rivisto al rialzo la crescita del secondo trimestre su base congiunturale e tendenziale (rispettivamente +0,3% da +0,2% e +0,7% da +0,5%), mentre la variazione acquisita per il 2015 è pari a +0,6%, conferma uno scenario più incoraggiante degli anni passati.

La crescita economica acquisita certificata a +0,6% è "già vicina alla nostra stima per l'anno (+0,7%). Ci siamo", scrive il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in un tweet. "Con stime ragionevoli e affidabili le finanze pubbliche sono sotto controllo e ci permettono di dare respiro alla ripresa", aggiunge il titolare di via XX settembre che commentando anche il calo della disoccupazione al 12% a luglio afferma: "economia cresce, disoccupazione cala, aumentano occupati. Ora consolidare e accelerare ma direzione è giusta".

Tassello cruciale dell'esercizio di equilibrismo tra consolidamento e rilancio della crescita è la spending review di Yoram Gutgeld e Roberto Perotti da cui il governo punta a reperire 10 mld di euro, con il grosso delle risorse in arrivo dalle razionalizzazioni nei ministeri e negli acquisti della Pa, mentre dallo sfoltimento della giungla delle agevolazioni fiscali dovrebbe arrivare circa 1 mld di euro.

Revisione della spesa, che insieme alla flessibilità Ue per le riforme (circa 6 mld in deficit già contabilizzati nel Def, nel rispetto dei vincoli europei) permetterebbe di azzerare le clausole di salvaguardia, rialzi Iva e accise, il cui onere totale ammonta appunto a circa 16 mld. "Ritengo che il contesto europeo consentirà al nostro governo di ottenere margini aggiuntivi perché l'Italia ha fatto i compiti a casa. Basta guardare alla Francia, tra i 'big' europei l'Italia è il paese che ha rispettato i parametri Ue, vincoli che seppur discutibili tengono insieme l'Unione, è quindi giusto che chieda ulteriore flessibilità" confida, parlando all'Adnkronos, il presidente della commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia.

Il governo dovrà poi ottemperare alle sentenze della Consulta su indicizzazione pensioni (costo 500 mln), Robin Tax (700 mln) e rinnovo contratti pa (almeno 1 mld). Oltre 700 mln serviranno inoltre per compensare le mancate entrate del regime di reverse charge bocciato da Bruxelles.

C'è poi la rivoluzione fiscale annunciata dal premier Matteo Renzi. Primo passo: nel 2016 la cancellazione della Tasi sulla prima casa e dell'Imu sui terreni agricoli e i macchinari imbullonati dal costo complessivo di circa 5 mld di euro. Allo studio anche l'ipotesi di lanciare un piano anti-povertà e incentivi per il Sud, dopo l'allarme Svimez di questa estate.

Per le coperture Palazzo Chigi punta a tirare al massimo l'elastico della flessibilità Ue ricorrendo anche alla clausola per gli investimenti che dovrebbe fruttare altri 6 mld. Su questo fronte il dialogo tra Roma e Bruxelles è in corso: a parte il rispetto dei saldi, le autorità Ue guardano alla qualità degli interventi e alla capacità di generare crescita risanando gli squilibri macroeconomici.

Da qui la sollecitazione ribadita in più sedi dall'Ecofin per dare la priorità al taglio delle tasse alle imprese, cuneo fiscale in primis, più che quelle sugli immobili. C'è attesa infine per le risorse in arrivo dalla voluntary disclosure, ma per questo bisognerà attendere il 30 settembre.

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