Preso a Pavia, in realtà si chiama Barbosu Luceafar e deve scontare una condanna di tre anni e 8 mesi
I carabinieri di Mortara, nel pavese, hanno arrestato Barbosu Luceafar, noto come “Lucifero”, nato in Romania, classe 1977, residente a Mortara, coniugato, disoccupato, pluripregiudicato. L'uomo deve scontare una condanna di 3 anni e 8 mesi di reclusione per ricettazione, porto abusivo di armi, associazione a delinquere e sfruttamento della prostituzione.
Da anni, tra Pavia e Milano, Lucifero fa parte del noto gruppo criminale “clan dei Rom”. Già pregiudicato per reati specifici era 'finito' sulle cronache come sfruttatore di alcune ragazze rumene di giovane età gettate nel mercato del sesso illegale. Chiamato da tutti Lucifero per il colorito pallido della sua carnagione, costringeva le sue “lucciole” a prostituirsi sulle piazzole dei cimiteri di Mortara, Ceretto Lomellina e Sant’Angelo Lomellina.