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Aspi, fonti Atlantia: "Fiducia in mediazione ed equilibrio Conte"

30 settembre 2020 | 20.28
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"Riferimento di garanzia per tutti"

Afp
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"La società confida nella capacità di mediazione e nell’equilibrio del Presidente Conte e del suo Governo, considerandolo un riferimento di garanzia per tutti". Così fonti di Atlantia sul caso Aspi.

"La dismissione di Aspi può avvenire attraverso un processo trasparente e di mercato, in quanto gli azionisti di Atlantia, dei quali il 70% è rappresentato da fondi istituzionali, hedge fund, investitori internazionali, non sono disposti ad approvare in assemblea soluzioni che non siano trasparenti e di mercato", affermano ancora le fonti.

"Alla luce di tutto ciò non si capiscono le motivazioni di una eventuale revoca, che provocherebbe un default sistemico gravissimo, esteso a tutto il mercato europeo, per oltre 16,5 miliardi di euro, oltre al blocco degli investimenti. Verrebbero così messi a serio rischio 7.000 posti di lavoro. Bisogna assolutamente evitare questo scenario nefasto, vista la totale accettazione di tutte le clausole volute dall’Esecutivo. Noi continueremo ad agire in totale buona fede, affinché possa essere trovata una soluzione equa, ragionevole, di mercato", aggiungono.

La società ricorda che "ogni richiesta pervenuta dal Governo, nell’ambito delle negoziazioni avviate da luglio 2019, è stata integralmente accettata da Autostrade per l’Italia e Atlantia. E’ stato dato il doveroso e massimo supporto economico e operativo al Commissario Bucci per consentire la più rapida ed efficiente ricostruzione del Ponte. Sono stati stanziati 3,4 miliardi di euro nel Bilancio di Aspi quale importo compensativo, tra cui 700 milioni per la ricostruzione del Viadotto Polcevera e per risarcire i danni diretti".

"E’ stato accettato -proseguono le fonti Atlantia - il nuovo sistema tariffario voluto dal Governo e dall’Art, che ha ridotto la marginalità della società di 4 punti percentuali. E’ stato accettato l’incremento annuo massimo delle tariffe dell’1,75% - lasciando in carico ad ASPI la totalità dei danni sul traffico generati dal Covid19 – mantenendo al tempo stesso l’impegno di investire fino a 14,5 miliardi di euro e spendendo 7 miliardi di euro in manutenzioni". Inoltre, "è stata accettata la totale riscrittura dello schema Convenzionale, a seguito dell’articolo 35 del Milleproroghe, con una riduzione di due terzi del valore di indennizzo in caso di rescissione anticipata della concessione. Infine, è stato anche accettato di cedere il controllo di ASPI. Il Governo - sottolineano le fonti - ha dunque ottenuto tutto quanto richiesto".

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