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Banche, interviene Bankitalia: pronti paletti per aumentare il credito

18 giugno 2014 | 19.02
LETTURA: 3 minuti

Sarà ampliata la gamma dei prestiti utilizzabili a garanzia dei finanziamenti della Bce. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, via Nazionale è pronta ad intervenire: si agirà sui limiti imposti agli istituti di credito, modificando gli scarti di garanzia, consentendo di scontare i prestiti concessi alle imprese e quelli alle famiglie, esclusi i mutui

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Le nuove risorse liberate dalla Bce devono essere utilizzate dalla banche per aumentare i prestiti a imprese e famiglie. E Bankitalia, secondo quanto apprende l’Adnkronos, è pronta ad intervenire: via Nazionale vuole introdurre dei paletti chiari per convogliare a vantaggio dell’economia reale la liquidità che arriverà da Francoforte. Tecnicamente, l’intervento riguarderà il collaterale che le banche portano in garanzia alla Bce.

Si agirà sui limiti imposti agli istituti di credito, modificando gli scarti di garanzia, consentendo di scontare i prestiti concessi alle imprese e quelli alle famiglie, esclusi i mutui. Sarà consentito, in particolare, di utilizzare le tipologie più diffuse di prestito per le pmi, come le linee di credito in conto corrente. Alle banche italiane arriveranno fino a 75 miliardi di prestiti agevolati, i nuovi Tltro. Già nelle indicazioni della Bce sono previsti vincoli precisi: le banche possono chiedere denaro per farlo arrivare a imprese e famiglie, esclusi i mutui. Per il 2014, ogni singola banca può chiedere in prestito fino a un ammontare massimo totale pari al 7% dei crediti a imprese e famiglia emessi entro aprile 2014. Secondo i calcoli Bce le banche europee potranno chiedere 400 miliardi. E, di conseguenza, stando ai dati di Bankitalia, le banche italiane potranno avere al massimo circa 75 miliardi: cioè il 7% dei 1.071 miliardi di prestiti concessi ad aziende e famiglie, esclusi 360 miliardi di mutui.

Nella conferenza stampa che ha seguito il Consiglio Bce che ha introdotto le nuove misure, il presidente Mario Draghi spiegava la logica e gli obiettivi del pacchetto di interventi. “Ci saranno ulteriori obblighi di fare rapporto (additional reporting requirements)”. La logica sottostante, sottolineava Draghi, “è che vogliamo aumentare i prestiti alle società non finanziarie nel settore privato”. Quindi, “ci saranno controlli”. E anche il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, nelle sue Considerazioni finali del 30 maggio, faceva riferimento all’esigenza di nuove misure. “Nelle prossime settimane la Banca d’Italia varerà misure per migliorare ulteriormente la situazione di liquidità delle banche e agevolare per tale via la concessione di credito alle piccole e medie imprese”, annunciava. Il Governatore dava anche indicazioni che stanno per essere concretizzate nei provvedimenti di Via Nazionale: “Sarà ampliata la gamma dei prestiti utilizzabili a garanzia del rifinanziamento presso l’Eurosistema. Innovazioni nelle caratteristiche dei contratti consentiranno alle banche di stanziare tipologie di prestiti, quali le linee di credito in conto corrente, diffuse tra le aziende minori. Sarà permesso utilizzare portafogli di crediti, con una gestione più flessibile del collaterale e con minori scarti di garanzia; sarà possibile includere i mutui ipotecari concessi alle famiglie”.

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