Le borse europee chiudono in netto ribasso una seduta volatile, affossate dai dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. Dopo aver passato sull'altalena la prima metà della giornata, le principali piazze europee hanno virato bruscamente in rosso: il numero di lavoratori negli Usa a maggio è cresciuto di 38mila unità, la variazione più bassa degli ultimi 6 anni, decisamente inferiori alle stime. In flessione di oltre un punto percentuale il petrolio, con il Wti e il Brent a 49 dollari. Londra riesce a chiudere a +0,34%, mentre Francoforte e Parigi cedono l'1%. A Milano il Ftse Mib perde l'1,53% a 17.495 punti.
Sul listino principale di Piazza Affari le vendite si concentrano sui bancari. Banco Popolare cede il 5,1% dopo aver fissato il prezzo delle azioni per l'aumento di capitale. Flessioni oltre il 4% per Unicredit, Mps e Bper. Fra gli industriali pesanti Leonardo (-3,2%) e Fca (-3%), mentre Cnh Industrial (+3%).
Fra i petroliferi Saipem cede il 3% ed Eni lo 0,8%. In ribasso anche Telecom Italia (-1,1%), Prysmian (-1,3%) e Ferrari (-1,6%).