"Il tramonto delle candidature 'civiche'? Ma per carità: si è trattato di una tornata amministrativa. Sono cose che vanno e che vengono. Cinque anni fa vinsero i Cinque stelle" con candidati estranei alla politica "stavolta è andata com'è andata ed è assurdo tirare conclusioni". Lo dice all'Adnkronos il professor Massimo Cacciari, commentando l'esito delle amministrative.
L'analisi del filosofo parte dalla valutazione che è impossibile trarre indicazioni uniformi di fronte "ad un elettorato fluido, il cui voto fluttua, sempreché voti, perché si è vista quanto diffusa sia l'area dell'astensione. La gente, semplicemente, non va alle urne".
E questo 'ipoteca' anche il futuro di vincitori e sconfitti del voto di domenica e lunedì scorsi: "Il Pd come fa a cantare vittoria in presenza di un così diffuso astensionismo? Un partito che, peraltro, non fa un congresso da anni. Vorrei vedere che cedesse al 'trionfalismo': vista quest'affluenza alle urne... L'unico dato certo -conclude- è la sconfitta di Salvini, che difficilmente potrà risollevarsi mentre non mi pare che Meloni possa recuperare i voti persi dalla Lega...".