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Video security

Bodycam per la sicurezza e la trasparenza delle forze dell'ordine

08 giugno 2021 | 11.41
LETTURA: 3 minuti

Motorola Solutions scommette sulla video security cavalcando l’onda di una crescita imponente lo scorso anno (+30% rispetto al 2019, con un valore di 927 milioni di dollari in più).

 - Da Motorolasolutions.com
- Da Motorolasolutions.com

Nel 2021 la crescita attesa è di un ambizioso 20%, spinta dagli ordini governativi e dalla sempre più presente richiesta da parte di privati, anche se il business principale restano le ricetrasmittenti impiegate nella sicurezza, che rappresentano l’81% dei quasi 7 miliardi e mezzo di dollari di ricavi annuali dell’azienda di Chicago.

I piani sono anche quelli di aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo, con 746 milioni di dollari stanziati, dei quali la metà destinata al campo della video security, sia come hardware che come software. Una nuova, recente feature annunciata dall’azienda è ad esempio il collegamento tra la ricetrasmittente dell’agente e la telecamera che attiva automaticamente la registrazione se il poliziotto preme il pulsante di emergenza, con il doppio risultato di allertare i colleghi e riprendere la scena nella sua interezza. Se ci sono altri agenti nelle vicinanze, il pulsante attiva anche la loro telecamera, fornendo una ripresa ancora più dettagliata.

Il settore delle body cameras è in espansione. Si tratta di dispositivi piuttosto semplici da realizzare, dove le barriere all’ingresso non sono proibitive. Per mantenere la leadership di mercato è fondamentale saper fornire prodotti di sicurezza integrati e comunicare bene il loro utilizzo. I recenti appalti da parte del dipartimento di polizia di Nashville, e della polizia di stato dell’Illinois, insieme a quello del ministero dell’Interno Francese che ne ha ordinate 30mila da utilizzare per la Polizia Nazionale e la Gendarmerie (per un valore di 15 milioni di euro), stanno dando all’azienda statunitense uno slancio senza precedenti. Un altro appalto appena annunciato è quello con la polizia di Malta, con un contratto di cinque anni che include, oltre alle telecamere, un software per la gestione e la processazione sicura in cloud delle immagini acquisite e l’Holster Aware Sensor. Si tratta di un sensore bluetooth collegato alla fondina che attiva immediatamente la telecamera se il poliziotto estrae l’arma. Non solo quella del diretto interessato: grazie al collegamento in cloud delle telecamere, si attivano anche quelle degli agenti nelle dirette vicinanze, permettendo una ripresa su più fronti dello stesso avvenimento.

Le telecamere Motorola sono atte scelte anche da forze dell’ordine che lavorano in zone critiche, come quelle di frontiera in Romania, o i reparti antisommossa nel Regno Unito. Anche le comunità più piccole stanno iniziando a prendere in considerazione negli ultimi anni l’uso di questi sistemi di sicurezza, che sembrano rispondere all’esigenza di una maggiore controllo sulle azioni delle forze dell’ordine, proteggendo allo stesso modo agenti e cittadini. Un passo verso la sempre più richiesta trasparenza, specialmente negli Stati Uniti, specialmente dopo i fatti dello scorso anno che hanno rinfocolato le proteste del movimento Black Lives Matter ed evidenziato su entrambi i lati (quello dei cittadini e quello delle forze dell’ordine) il bisogno di avere prove documentali certe in caso di azioni di polizia, senza più controversie legate alle riprese parziali fatte dai passanti.

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