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Bollette luce e gas, quanto ci costano in più in un anno?

01 luglio 2022 | 08.35
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Le stime di Arera, a quanto sarebbe ammontata la spesa senza l'intervento del governo

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Bollette di luce e gas, rincari vertiginosi e interventi del governo. Quanti ci costano in più, ma anche quanto ci sarebbero costati in un anno se l'esecutivo non avesse varato misure ad hoc? A rispondere è l'Arera in una nota. Nell'arco di un anno, si legge, "malgrado l'azione di forte contenimento della variazione dei prezzi, resta ancora evidente la differenza di spesa. In termini di effetti finali, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nell'anno scorrevole (1 ottobre 2021-il 30 settembre 2022) sarà di circa 1.071 euro, +91% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1 ottobre 2020 - 30 settembre 2021). Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.696 euro, con una variazione del +70,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente".

Il quadro generale avrebbe determinato, in assenza di interventi, una variazione intorno al 45% della bolletta gas e al 15% di quella elettrica", stima l'Arera relativamente agli aumenti dei prezzi in bolletta senza l'azione del governo.

Nonostante prezzi all’ingrosso in brusco rialzo, influenzati dalla grande incertezza per il conflitto russo-ucraino, "i provvedimenti adottati dal Governo e le misure regolatorie dell’Autorità hanno sterilizzato gli aumenti per l’energia elettrica e il gas naturale, per il mercato tutelato e in parte anche per il mercato libero. Il terzo trimestre 2022 per la famiglia tipo in tutela, infatti, vedrà un lieve incremento per la bolletta dell’elettricità, +0,4%, mentre rimarrà stabile la bolletta gas, senza alcuna variazione", spiega ancora la nota sottolineando come "il quadro generale avrebbe determinato, in assenza di interventi, una variazione intorno al 45% della bolletta gas e al 15% di quella elettrica".

“Viviamo un momento di grande complessità in cui anche piccoli aumenti possono provocare reazioni eccessive – afferma il presidente Stefano Besseghini -. La ricerca di una pur difficile stabilità nel segnale di prezzo alle famiglie, assume anche in questa fase estiva un particolare rilievo pur nella consapevolezza che tutti gli sforzi devono essere sin da ora concentrati nel definire strumenti e soluzioni che ci permettano di essere efficaci nel prossimo inverno, sia nel garantire la sicurezza della fornitura che nel contenere i costi per il consumatore finale e l’intero sistema. Commissione Europea, governi e regolatori nazionali stanno lavorando con comune intento verso questi obiettivi”.

Coerentemente con le disposizioni del decreto, l’Arera, si legge ancora nella nota, " è intervenuta sulle componenti degli oneri generali di sistema, azzerandole sia per il settore elettrico che per il gas per la generalità degli utenti. Addizionalmente, come nel trimestre precedente, per il gas ha utilizzato una ulteriore componente tariffaria (la compensazione dei costi di commercializzazione, UG2) per azzerare i possibili aumenti. Una misura che si applica alla fascia di consumi tipica degli utenti domestici (fino a 5 mila metri cubi/anno), con effetti positivi su tutti i clienti, sia in tutela che nel mercato libero.

Misure che consentono anche di reindirizzare ai clienti domestici risorse dal bilancio dello Stato anche derivanti dalla tassazione degli extraprofitti. Nell’ottica di limitare ulteriormente la variazione dei prezzi dell’elettricità, l’Autorità ha anche deciso di intervenire sull’allungamento del periodo di recupero degli scostamenti tra previsioni e consuntivo, relativi all’anno precedente. Questi interventi, assieme alla conferma della riduzione Iva sul gas al 5%, avranno un impatto positivo su 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di piccole imprese, artigiani e commercianti.

Arera conferma il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas, che anche per il terzo trimestre dell’anno consentiranno alle famiglie in condizioni di difficoltà economiche di pagare mediamente bollette non superiori a quelle precedenti l’ondata di aumenti. Come previsto, e attraverso il finanziamento del Governo, sono confermate beneficiare di tali bonus sociali le famiglie con un livello di Isee fino a 12.000.

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