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Fotografia

Mostre: 'Brassaï pour l'amour de Paris', a Genova 250 scatti del fotografo

22 settembre 2015 | 17.33
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'Al bistrot', Brassaï (1930-32) (© Estate Brassaï   ) - ESTATE BRASSAI
'Al bistrot', Brassaï (1930-32) (© Estate Brassaï ) - ESTATE BRASSAI

Duecentocinquanta fotografie vintage e una proiezione per raccontare la storia di una passione, quella che ha unito per più di cinquant'anni lo scrittore, il fotografo e cineasta Brassaï agli angoli e ai più nascosti recessi di Parigi ma anche a tutti quegli intellettuali, artisti, famiglie, prostitute e mascalzoni che hanno contribuito alla leggenda della Ville Lumière.

Dopo aver fatto tappa a Milano, dal 3 ottobre al 24 gennaio 2016 il Palazzo Ducale di Genova ospiterà 'Brassaï, pour l'amour de Paris', la retrospettiva curata da Agnès de Gouvion Saint-Cyr e in collaborazione con l'Estate Brassaï, e dedicata al celebre fotografo francese. Nei suoi scatti è dipinta una Parigi insolita, sconosciuta e disprezzata, immortalata durante le sue lunghe passeggiate, solo o in compagnia di Henry Miller, Blaise Cendrars e Jacques Prévert.

Dalle prostitute dei quartieri 'caldi' ai lavoratori della notte alle Halles, dall'alto della torre di Notre Dame, agli archi del ponte sulla Senna, fino alla pavimentazione dei Jardins des Tuileries disegnata dall'ombra dei cancelli, il fotografo trasforma il rigore classico dell'architettura parigina in scene particolari e fissa l'insolita bellezza delle silhouettes fuggitive, delle illuminazioni accecanti o delle nebbie della Senna.

Dal Quartiere Latino alla tour Eiffel, la retrospettiva racconta la vita parigina

Scopritore infaticabile della Parigi notturna, Brassaï riuscì a stupire anche Picasso, che nel 1932 gli affida il compito di fotografare la sua opera scultorea, fino ad allora sconosciuta, e che deve essere pubblicata nel primo numero di una nuova rivista d'arte, 'Le Minotaure'. I due artisti scoprono di avere dei gusti e delle affascinazioni in comune: dalle atmosfere sensuali delle Folies Bergères, al circo, dove ritrovano la bellezza dei corpi umani e la virtuosità degli sforzi fisici, il dialogo tra la bestia e l'uomo, il senso dell'equilibrio e il gusto per il mistero.

Non solo la notte. Negli scatti di Brassaï si ritrova facilmente il fascino della capitale alla luce del giorno, come una sedia abbandonata o un leone minaccioso sotto la neve dei giardini del Luxembourg, o i piccoli artigiani, il gelataio, il venditore di palloncini, un fotografo ambulante, il giardiniere che raccoglie le foglie o le statue svestite, e ancora gli innamorati, i pescatori, i senza tetto e anche i cani, personaggi che animano la Senna.

Dal Quartiere Latino fino ad Auteuil, il fotografo documenta così le vita reale di questi spazi, catturando lo spirito di ogni quartiere di Parigi: la folla elegante di rue de Rivoli, i passanti davanti ai negozi dei Grands Boulevards, i carbonai lungo la Senna a Bercy, ma anche l'imponenza dei monumenti, la torre Eiffel, l'Arco di trionfo e soprattutto Notre-Dame e i suoi doccioni zoomorfi che rappresenta di giorno e di notte. Da qualsiasi lato si guardi il suo lavoro, vi si ritrova tutto lo spirito di Parigi.

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