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Bruciata e nascosta in un cassonetto per la pensione

27 giugno 2019 | 11.46
LETTURA: 3 minuti

Il cadavere dell'anziana, morta per cause naturali, rinvenuto a Trigoria. Un parente avrebbe tentato di disfarsi del corpo per continuare a incassare

(foto Adnkronos/Cristiano Camera)
(foto Adnkronos/Cristiano Camera)

Volevano probabilmente la sua pensione e così dopo che è morta in ospedale avrebbero bruciato il corpo per nasconderlo. E' una delle ipotesi, illustrata oggi su il quotidiano 'Il Messaggero' in merito al giallo di Trigoria, a Roma, del cadavere di una donna anziana carbonizzato trovato tra i rifiuti. Qualche parente dell'anziana morta per cause naturali, un tumore, avrebbe tentato di disfarsi del corpo per poter continuare a incassare la pensione e per questo gli investigatori lanciano un appello affinché chi ha notato l'assenza di un anziano lo comunichi alla polizia.

L'autopsia, si legge ancora su 'Il Messaggero', ha spinto gli investigatori a seguire questa pista: dal piede esile il medico legale ha desunto che si trattava di una donna sopra i 60anni d'età e ancora il coroner ha potuto accertare la presenza di un tumore al cervello che potrebbe aver causato la morte della donna.

Uno scenario che fa ricordare 'il macellaio dell'Ardeatina': era l'8 marzo 2011 quando venne ritrovato il cadavere di una donna fatto a pezzi e abbandonato a pochi chilometri da dove è stato trovato il corpo dell'anziana. L'omicida non è masi stato catturato. Ma ad oggi non ci sono legami tra i due episodi. Gli investigatori avevano ascoltato anche la trans brasiliana che, scrive il quotidiano, 'presta servizio', in quel punto davanti all'ingresso di un appezzamento di terreno a Trigoria Alta, ma ha detto che non c'era e che non ci va mai di notte. Gli agenti hanno ascoltati anche lucciole della zona e alcuni residenti ma restano indagini senza alcun risultato.

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