"La moviola non può essere la panacea di tutti quanti i mali perchè molti episodi rivisti il giorno dopo vengono valutati diversamente dagli addetti ai lavori, questo è un dato di fatto". Lo dice il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, commentando le parole del presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, che ha sostenuto che se fosse introdotta la moviola in campo sarebbe la fine del calcio.
La linea della Federcalcio, per altro condivisa da parte dell'Aia, -aggiunge il numero uno del calcio italiano a margine dell'incontro a Firenze tra gli arbitri della Can Pro e dirigenti, capitani e allenatori delle società di prima e seconda divisione della Lega Pro- è quella di privilegiare la dimensione del ruolo dell'arbitro e della componente umana anche se abbiamo aderito come primo paese al progetto degli arbitri di porta e quindi all'impostazione del presidente della Uefa Platini, che condividiamo".
"Ci siamo sempre dichiarati favorevoli alla tecnologia del gol-non gol -sostiene ancora Abete-, presentando un progetto a riguardo. Si dibatte in questo periodo di qualche apertura dell'Ifab per la moviola, ma al momento sono rumors".
