''Che cosa fare in queste occasioni? Esprimere cordoglio e vicinanza non basta, perché un ragazzo che muore è innaturale ma un ragazzo che muore per una partita di calcio non è da Paese civile. Ciro Esposito e la sua famiglia sono un esempio di civiltà per tutti''. Così il sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, dopo la morte di Ciro Esposito, il tifoso napoletano morto all'alba per le ferite riportate negli scontri prima della finale di Coppa Italia del 3 maggio scorso.
''Ai tifosi -prosegue- chiediamo, nel rispetto di un giovane onesto e dei suoi familiari, di non fomentare nuovo odio ed evitare qualsiasi tipo di reazione perché le vittime sono state già troppe''.