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Capolavoro del Guercino trafugato a Modena, il soprintendente: "La tela è fuori mercato"

14 agosto 2014 | 18.08
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Secondo la Soprintendenza per i Beni Storici il furto del dipinto 'Madonna in trono e i Santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo' dal valore non quantificabile è "del tutto anomalo". L'opera "non può essere, in nessuna forma, piazzata con facilità sia pure illecitamente"

Particolare del dipinto del Guercino 'Madonna in trono e i Santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo'
Particolare del dipinto del Guercino 'Madonna in trono e i Santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo'

Il dipinto del Guercino 'Madonna in trono e i Santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo', trafugato dalla chiesa di San Vincenzo a Modena è "un'opera fuori mercato che non può essere, in nessuna forma, nemmeno parziale, piazzata con facilità, sia pure illecitamente, né presso privati né tantomeno presso istituti museali italiani o stranieri". Lo sottolinea, in una nota, Stefano Casciu, soprintendente ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia spiegando "che si tratta di un dipinto notissimo e studiato, molte volte pubblicato tra le opere più importanti del Guercino e fotografato. Il suo esatto valore commerciale non può essere quantificato, trattandosi di un'opera fuori mercato". Casciu evidenzia anche che l'opera "appartiene alla parrocchia di San Biagio (Arcidiocesi di Modena-Nonantola), che è proprietaria anche dell'edificio religioso, ed è quindi responsabile della loro custodia".

Per il soprintendente il furto è "del tutto anomalo ed eccezionale per la natura, la tipologia e le dimensioni dell'opera (olio su tela, cm 293 x 184,5), ma anche per la centralità della chiesa nel contesto cittadino, situata accanto al Tribunale di Modena e in area a traffico limitato (controllata da telecamere)".

Casciu ricorda poi che "sono in corso le indagini da parte della Questura di Modena e dei Carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo di Bologna, ai quali la Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia ha assicurato sin dal primo momento la massima collaborazione". Si attendono, conclude Casciu, "dalle indagini chiarimenti sulle modalità del furto e sui possibili risvolti ad esso collegati".

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