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Salute: Simer, casa più pulita e vitamina D 'antidoto' ad allergie invernali

08 settembre 2014 | 18.22
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Salute: Simer, casa più pulita e vitamina D 'antidoto' ad allergie invernali

(Adnkronos Salute) - Intensificare le pulizie di casa alla fine dell'estate e godersi al sole gli ultimi week end di bel tempo. Sono questi, secondo gli allergologi della Simer (Società italiana di medicina respiratoria), i semplici accorgimenti per prevenire le allergie in inverno, soprattutto contro gli acari della polvere. "Presto verranno accesi i riscaldamenti e i moti convettivi di aria che aumenteranno la concentrazione degli allergeni degli acari della polvere nelle stanze", avverte G. Walter Canonica, direttore della Clinica delle Malattie dell’apparato respiratorio e allergologia dell'Università di Genova.

"Per difendersi è consigliabile prepararsi alla stagione fredda con un'accurata pulizia di ogni ambiente chiuso". Ma l'inverno porta con sé anche un altro sgradevole regalo: la tendenza a uscire meno all’aria aperta e il conseguente minore irraggiamento della pelle, che determina una diminuzione di vitamina D, potenziale difesa fisiologica contro le allergie respiratorie. Ecco perché è bene approfittare degli ultimi weekend di bel tempo. Se ne parlerà al XV Congresso nazionale Simer- Fip, a Genova dal 1 al 3 ottobre, dove verrà presentato uno studio italiano che mette in correlazione allergie respiratorie, comprese rinite ed asma, e diminuzione di livelli di vitamina D nel sangue.

"E' noto un rapporto tra luce e allergie - dice Carlo Mereu, presidente Simer e del congresso di Genova - In Paesi che non hanno una forte esposizione al sole, la popolazione è maggiormente soggetta alle patologie autoimmuni rispetto a chi vive in località più soleggiate". Nello studio si è osservato che la vitamina D ha anche un'azione ormonale e in particolare interviene nella modulazione della risposta immunitaria innata ed adattativa, incluse la sensibilizzazione allergica e lo sviluppo di patologie come le malattie autoimmuni.

La ricerca è stata condotta in 18 centri nazionali su 309 pazienti (43% maschi; età: 16-86 anni) con allergia respiratoria (con o senza manifestazioni cutanee).

"È stata evidenziata una relazione significativa tra bassi livelli di vitamina D, sensibilizzazione ad allergeni perenni e insorgenza di alterazioni del sistema immunitario che possono portare a dermatite atopica - illustra Carlo Lombardi, responsabile dell’Unità dipartimentale di Allergologia, immunologia clinica e malattie dell’apparato respiratorio della Fondazione Poliambulanza di Brescia - La dermatite atopica in genere precede lo sviluppo di altre malattie allergiche e respiratorie come rinite, asma e allergie alimentari, un fenomeno detto di 'marcia allergica'".

Non sono stati invece trovati collegamenti tra bassi livelli di Vitamina D e allergeni stagionali, come per esempio i pollini. "È probabile - conclude Lombardi - che avere allergie da allergeni perenni provochi una stimolazione cronica del sistema immunitario che, se è accompagnata da bassi livelli di vitamina D, può portare allo sviluppo di allergie respiratorie persistenti. Invece, le forme stagionali determinano una stimolazione discontinua del sistema immune che non viene influenzata dai livelli di vitamina D e quindi non sempre si collega con lo sviluppo di allergopatie significativamente e clinicamente rilevanti".

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