"Siamo andati di nostra iniziativa alla festa per il bicentenario dell'Arma dei Carabinieri, abbiamo fatto richiesta per partecipare, convinti che fosse una funzione pubblica, ma invece era solo per personalità e giornalisti. Fuori dalla caserma c'erano tutte le più alte autorità che ci stavano aspettando, ci avevano riservato tre posti, uno per me, uno per mio figlio Andrea e uno per l'avvocato Anselmo, ma quando noi abbiamo saputo che non c'erano i privati, e noi eravamo andati come privati perché Riccardo in questo momento era un privato, volevamo rappresentarlo come privato, allora abbiamo declinato l'invito e pertanto non siamo entrati". Lo ha detto all'Adnkronos Guido Magherini, padre di Riccardo, il trentanovenne morto a Firenze nella notte tra il 2 e il 3 marzo mentre veniva arrestato dai carabinieri.