''La scorsa settimana, alla Camera, si è tenuto un incontro delle commissioni congiunte Affari esteri e Difesa dei due rami del Parlamento, cui hanno partecipato le mogli dei due fucilieri. Non so voi, ma io ero in imbarazzo e provavo un senso di impotenza nel non riuscire a dare una risposta a quelle due donne che non sanno spiegare ai propri figli quando i loro padri torneranno a casa. Lo vogliamo dare un segnale?''. Cosi' Lorenzo Battista, senatore M5S e segretario della commissione Difesa di Palazzo Madama, torna sulla situazione dei due maro' Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, dopo il suo appello in Senato, giovedi' scorso, durante l'approvazione del decreto missioni.
''Prima di essere eletto in Senato -fa presente Battista- avevo un contratto con Confitarma. Conosco quindi bene il problema dei trasporti marittimi e so benissimo che ci sono merci per un valore di miliardi e miliardi che ogni giorno passano per il canale di Suez e per il Golfo indiano dirette in Europa. Ma questo non mi impedisce di dare un segnale a due fucilieri che aspettano da due anni un capo di imputazione''.
''L'unico segnale che possiamo dare adesso -rimarca il senatore del Movimento 5 Stelle- è ritirare tutti i militari dalle missioni antipirateria. Poi magari qualcuno riuscirà anche a fare qualcosa di più e di concreto, oltre a manifestare la propria preoccupazione. Andando in giro per strada -conclude- ci si rende conto che tutti sono preoccupati per i nostri fucilieri''.