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Cecenia, notte di fuoco a Grozny: almeno 16 i mortii

04 dicembre 2014 | 11.45
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Tra le vittime ci sarebbero dieci ufficiali. In fiamme la 'casa della stampa' dove le forze di sicurezza hanno ucciso alcuni ribelli che si erano asserragliati all'interno dell'edificio. L'assalto è stato rivendicato sul sito kavkazcenter, legato al movimento islamista dell'Emirato del Caucaso

Cecenia, notte di fuoco a Grozny: almeno 16 i mortii

Notte di fuoco a Grosny, capitale della repubblica di Cecenia, in Russia, teatro di violenti scontri tra polizia e militanti. Pesante il bilancio che parla di almeno 16 morti. Tra questi, dieci sarebbero ufficiali delle forze dell'ordine.

Secondo quanto ha riferito il leader ceceno Ramzan Kadyrov, lo scontro a fuoco è iniziato dopo che un gruppo di uomini armati ha attaccato un posto di blocco della polizia stradale, uccidendo tre agenti. Il commando, formato da 8-9 persone, si è quindi asserragliato nella 'casa della stampa', l'edificio che ospita alcuni mezzi d'informazione locali, dove è stato circondato dalle forze di sicurezza. Sei ribelli, ha annunciato più tardi Kadyrov su Instagram, sono stati uccisi dalle forze anti-terrorismo.

Nel corso dell'assalto si è sviluppato un incendio che ha distrutto la struttura, come mostrano anche alcune immagini amatoriali pubblicate online. Atri uomini armati si sono rifugiati in una scuola, ha riferito successivamente Kadyrov, aggiungendo che è in corso un'operazione mirata a "liquidarli". Una fonte non identificata della polizia, ha detto all'agenzia di stampa Interfax che dieci ufficiali delle forze dell'ordine sono morti e sino a venti sono rimasti feriti durante i conflitti a fuoco.

L'attacco, compiuto nel giorno del discorso annuale del presidente russo Vladimir Putin al parlamento di Mosca, è stato rivendicato in un video pubblicato su kavkazcenter.com, sito web legato ai gruppi militanti islamici del Caucaso del Nord.

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