Lo Zimbabwe ha avviato la procedura per chiedere agli Stati Uniti l'estradizione di Walter Palmer, il cacciatore del Minnesota che ha ucciso il leone Cecil, una vicenda che ha scatenato una ondata di proteste in tutto il mondo e nella cittadina in cui vive il dentista, costretto anche a chiudere la sua clinica. Palmer avrebbe versato 50mila dollari per poter partecipare alla caccia grossa vicino al parco nazionale di Hwange, nello stato africano, in cui ha colpito il leone.
Cecil era seguito da un gruppo di ricercatori dell'Università di Oxford, che gli avevano messo un collare, ed era noto e amato fra tutti i visitatori del parco per la criniera nera.
"Ci appelliamo alle autorità responsabili per l'estradizione di Palmer, perché possa rendere contro delle sue attività illegali", ha dichiarato la ministra dell'ambiente Oppah Muchinguri in una conferenza stampa ad Harare. "Vogliamo che sia processato nello Zimbabwe perché ha violato le nostre leggi. La polizia deve fare il primo passo per denunciare la vicenda al procuratore generale che a sua volta trasmetterà la richiesta agli Stati Uniti. Il procedimento è già iniziato", ha spiegato.
Palmer ha chiesto scusa per le sue azioni attribuendone la responsabilità alla guida che lo ha accompagnato nel safari, Theo Bronkhorst, liberato su cauzione ieri nella capitale di Harare dove è stato incriminato per omissione di prevenzione di una caccia illegale.