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Celli (Philips): "Italia mercato strategico"

20 novembre 2018 | 15.41
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Andrea Celli/Philips Italia
Andrea Celli/Philips Italia

L'Italia per Philips "è un mercato strategico", anche per le caratteristiche della sua popolazione, seconda per longevità solo al Giappone, "e può costituire un modello. Certo, le turbolenze sui mercati finanziari ci mettono in difficoltà, non aiutano". Parola di Andrea Celli, Head of Public Affairs, Business to Government and Strategy Philips Italia, Israele e Grecia, una realtà che a livello globale ha un fatturato di 17,8 miliardi di euro e "investe il 10-12% di questo fatturato in attività di ricerca e sviluppo: parliamo di circa 2 miliardi di euro l'anno, di cui circa il 60% a livello di software. Non è un caso se siamo i primi per numero di brevetti presentati in Europa nel settore medical sciences", sottolinea Celli all'AdnKronos Salute.

In Italia Philips Spa, con base a Milano, ha quasi 900 dipendenti (sono 77.000 in 100 Paesi nel mondo). Il manager delinea una strategia che scommette fortemente sulle potenzialità dell'innovazione digitale, e in Italia punta su partnership strategiche con aziende del pharma e ospedali, "alla ricerca di nuove soluzioni dinamiche e agili per rispondere alle sfide di una società che invecchia. Vogliamo spostare la cura sempre più vicino al paziente - spiega Celli - e questo è l'obiettivo del progetto in corso con tre centri a Bari, Roma e Milano, insieme a una grande azienda come Pfizer e al Politecnico di Milano". Un progetto ispirato da precedenti di successo avviati in Olanda, Usa e Gb.

'Vicini di Salute' è partito nel mese di febbraio con Ospedale Sant'Andrea di Roma, Asl Bat (Barletta Andria Trani) e Policlinico di Milano, ed è dedicato ai pazienti con artrite reumatoide, fibrillazione atriale e acromegalia. "Tutte patologie croniche - continua Celli - in cui il supporto nel percorso di cura è fondamentale: se non si assumono i farmaci prescritti in modo corretto, o non si finisce il ciclo di terapia, è alto il rischio di ospedalizzazioni". Per non parlare dello spreco dei medicinali. Cosa fare allora? "Le strutture ospedaliere hanno coinvolto circa 100 pazienti affetti da queste tre patologie: da alcuni mesi utilizzano dei tablet appositamente configurati, in modo da essere costantemente collegati con il medico". E ricevere così reminder sull'aderenza alla terapia, ma anche richieste di monitoraggio dei parametri vitali.

Il medico ha sotto controllo il paziente e può intervenire in caso di necessità, mentre quest'ultimo non è lasciato solo a gestire la sua malattia. "I risultati preliminari - anticipa Celli - sono molto incoraggianti: è presto per fare un bilancio definitivo, ma possiamo già dire che i pazienti, non certo giovanissimi, usano il tablet senza differenze tra Nord, Centro e Sud". E anche in termini di nuove ospedalizzazioni, i primissimi dati "sono molto soddisfacenti". Sempre nell'ottica di avvicinare medici e servizi al cittadino, c'è l'App Gravidanza+ che permette di seguire lo sviluppo del bambino durante le 42 settimane di gestazione, con audio e immagini 3D interattive. "Tutti i contenuti medici sono messi a punto con la consulenza di medici e ostetrici", precisa Celli. Per informazioni corrette, oltre che aggiornate, che permettono di capire cosa accade nelle 40 settimane di gravidanza.

"La nostra strategia - precisa Celli - punta all'innovazione di processo, ma anche di prodotto: al Congresso della Sirm di Genova abbiamo presentato Ingenia Ambition, la nuova risonanza magnetica che riduce la quantità di elio necessario per l'apparecchiatura da 1.500 litri a 7, con importanti risparmi economici. Non solo: è possibile ridurre i tempi della scansione anche del 50%, per una maggiore operatività".

Sempre nell'ottica avvicinare la cura al paziente, ma questa volta anche al medico, l'ultimo 'gioiellino' della ricerca Philips: Lumify, un nuovo ecografo portatile. "In pratica l'ecografo è nella sonda, collegata a uno smartphone o a un tablet che possono leggere la sonda stessa. Un dispositivo che il medico può portare con sé come uno stetoscopio. Così può fare l'esame al paziente nel letto d'ospedale, o anche a casa, nel corso di visite domiciliari. Pensiamo alle conseguenze per la medicina d'emergenza, ad esempio con la possibilità di esami ecografici in ambulanza. E alla possibilità di condividere in tempo reale i risultati con altri specialisti". Un dispositivo che è stato fornito anche ai sanitari che hanno prestato servizio ai Giochi del Mediterraneo.

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