Charlie Hebdo sbarca in Germania e punta subito in alto, scegliendo come bersaglio Angela Merkel. In copertina del primo numero si vede una cancelliera esausta, stesa sul ponte sollevatore auto, ai piedi del quale un meccanico fa la sua diagnosi: "Con un nuovo tubo di scappamento, può andare bene per altri quattro anni". La didascalia recita: "La Volkswagen sta dietro la Merkel".
Sempre alla Merkel, Charlie Hebdo si è affidato per annunciare e pubblicizzare il suo primo numero: l'immagine mostra la cancelliera ritratta sul water, intenta a leggere una copia della rivista satirica. La didascalia recita: "Charlie Hebdo. E' liberatorio. Da ora anche in tedesco".
L'idea della prima edizione straniera della rivista è nata circa due anni fa dopo l'attacco alla sede parigina. Il primo numero, 16 pagine, stampato in 200mila copie, include un diario di viaggio di 4 pagine opera di Laurent Sourisseau, o Riss, che descrive la gente che ha incontrato e le riflessioni raccolte sul tema dell'identità nazionale, il problema dei rifugiati in Germania e altre questioni di interesse sociale.