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L. Stabilità: Cisal, una nuova politica economica per benessere Paese

10 marzo 2015 | 16.32
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Domani convegno a Roma.

L. Stabilità: Cisal, una nuova politica economica per benessere Paese

Fisco, previdenza e lavoro. Sono questi i temi al centro del convegno, organizzato dalla Cisal, Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori, 'Una nuova politica economica per il benessere del Paese. Legge di stabilità 2015: sfide aperte e occasioni mancate', in programma domani, mercoledì 11 marzo, dalle 9,30, presso il Centro congressi Roma Eventi-Fontana di Trevi a Roma.

Numerosi gli ospiti chiamati ad animare il dibattito. Oltre a Francesco Cavallaro, segretario generale Cisal, interverranno tra gli altri Pier Paolo Baretta, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, Gaetano Quagliariello, deputato e coordinatore nazionale Ncd, Raffaele Fitto, europarlamentare di Forza Italia, e Francesco Testa, docente di Strategia aziendale presso l'università telematica Pegaso.

Un confronto aperto, nel corso del quale verrà presentata una relazione programmatica relativa a domande aperte e opportunità mancate dalla legge di stabilità. In particolare, verranno discussi i punti che la rendono, alla luce delle analisi e delle proiezioni della Cisal, "scarsamente efficace e poco sostenibile". Al centro dell’attenzione, le proposte della confederazione in materia di politica economica, elaborate sulla base di un attento esame delle priorità del Paese.

Un incontro necessario, come sostiene Franco Cavallaro: “Mentre nel resto del mondo si discute di social impact bonds e di social value act, in Italia le uniche risposte alla perdita di efficienza della macchina pubblica continuano a essere il blocco di stipendi e contratti per i dipendenti del pubblico impiego o la tassazione dei fondi pensione. Non possiamo più permetterci di perdere tempo con misure inefficaci, trascurando le necessarie riforme strutturali. La legge di stabilità, finanziata 'in deficit' e incapace di fornire soluzioni concrete, ne è un esempio”.

“Il governo -continua il segretario- sembra convinto che aumentando le tasse su Tfr e fondi pensione o erogando in maniera disfunzionale 80 euro in busta paga si finisca per stimolare i consumi. Ma il problema primario della nostra economia sono la domanda interna e la ripartenza della produzione, che insieme farebbero decollare il Pil. Le nostre proposte, come emergerà chiaramente dall’incontro dell’11 marzo, si basano sulla convinzione che una nuova fase di accelerazione non possa essere raggiunta se non puntando contestualmente su riforma fiscale, riduzione del costo del lavoro e rilancio dell’economia".

Un appuntamento importante per la Cisal, che rinnova così "il suo invito al dialogo rivolto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi: un appello per il futuro del Paese e per un rinnovato benessere dei lavoratori".

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