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Criptovalute

Coinbase ottiene in Germania la prima licenza Ue

29 giugno 2021 | 12.40
LETTURA: 3 minuti

L’autorità di regolamentazione tedesca ha concesso l’autorizzazione al trading e alla custodia di criptovalute secondo il nuovo regime implementato a gennaio 2020. È la prima società ad aver ottenuto una licenza nell'Unione europea.

 - Da Coinbase.com
- Da Coinbase.com

"Aver ricevuto la licenza”, ha commentato il Managing Director per l’Europa di Coinbase Marcus Huges “rappresenta il culmine di molti mesi di duro lavoro da parte del team di Coinbase, in stretta collaborazione con BaFin. Avere l’autorizzazione in Germania è anche una tappa importante per Coinbase: riflette la nostra visione di rendere possibile la libertà economica in tutto il mondo. Questo è un altro passo importante nel nostro viaggio internazionale e non vediamo l’ora di collaborare con altre autorità di controllo in tutto il mondo, per permettere la crescita dell’ecosistema cripto”.

Nelle prossime settimane l’affiliata tedesca Coinbase Germany GmbH lancerà le sue attività locali per i clienti nuovi e quelli già esistenti. Le disposizioni tedesche fanno parte di una nuova normativa antiriclaggio entrata in vigore poco più di un anno fa, integrando la più ampia normativa europea in merito. La BaFin aveva specificato le sue linee guida per i servizi di custodia di criptovalute, stabilendone lo status di strumenti finanziari, e allargando quindi la definizione ai beni digitali, anche non emessi da enti pubblici o banche centrali, ma che le persone scambiano per via elettronica e accettano come sistema di pagamento, o con scopo di investimento. Con la concessione della licenza, Coinbase Germany potrà fornire i suoi servizi sotto la supervisione e la protezione dell’autorità finanziaria, in un quadro normativo chiaro che, aggiunge Coinbase nel suo comunicato, “consente di far crescere la gamma di servizi offerti ai clienti tedeschi”.

La Germania aveva autorizzato le banche a vendere bitcoin, ma mancava una società autorizzata come custode dei fondi con licenza BaFin, rendendo quindi praticamente impossibile operare a norma di legge. Con la licenza concessa a Copinbase, invece, si potrebbe aprire la strada a una collaborazione con le banche, che fornirebbero servizi di compravendita di criptovalute appoggiandosi a Coinbase per cambio e custodia, tutto in un ambito regolamentato dall’autorità finanziaria. Coinbase aveva chiesto l’autorizzazione BaFin nella primavera del 2020, ed è stata la prima società a cui è stata concessa, anche se altre domande sono già in fase avanzata di valutazione e si aspetta la decisione nei prossimi mesi. Sono passi che mirano a far uscire il mondo cripto dai vuoti normativi in cui sta vivendo, e che Coinbase ha deciso di abbracciare con entusiasmo ponendosi come exchange intenzionato a lavorare all’interno di tutti i limiti di legge.

La società, quotata in borsa da aprile 2021, è arrivata la scorsa settimana anche in Giappone, dove ha annunciato che collaborerà strettamente con l’autorità di vigilanza finanziaria locale per assicurare massima trasparenza e rispetto del framework normativo a ogni livello. Questo mentre la rivale Binance ha ricevuto avvertimenti dalle autorità sia britanniche che giapponesi e ha deciso di ritirarsi dal mercato della provincia canadese dell’Ontario a seguito di azioni della Ontario Securities Commission nei confronti altri exchange.

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