"Immagina, in una sola immensa scalinata, circa 100 persone che tentano di salire. Avrebbero dovuto far passare prima le donne incinte, i bambini, le persone disabili, ma non andò così. Sembrava il Titanic dove tutti pensano solo a se stessi. Presi in braccio mia nonna e, con tutta la forza che avevo in corpo, iniziammo a percorrere quella scalinata infinita". Omar Brolli - racconta Pablo Trincia nel podcast "Il Dito di Dio - Voci dalla Concordia" - è a pezzi per la fatica. Ha trasportato la nonna in sedie a rotelle sopra la scalinata per arrivare al ponte delle scialuppe dove si trovano la famiglia ed alcuni membri dell'equipaggio pronti a smistare i passeggeri sulle scialuppe. "Ricordo mio padre - prosegue Omar- che porta in salvo mia madre e mia sorella mentre io decido di rimanere, lì, accanto ai nonni. Non potevo andarmene".
Omar è rimasto sul lato sinistro della nave con suo nonno e sua nonna in sedia a rotelle. Guardandosi intorno vede le scialuppe già piene. Cerca quella riservata ai disabili, imbattendosi nella calca e in chi, pur di salvarsi, passa davanti a tutti. "Iniziai ad urlare più forte che potevo. - prosegue Omar - A parlare qualsiasi lingua per far capire che con me avevo una persona disabile. Finché un addetto alla scialuppa si accorse di noi e fece segno alle persone di farci spazio".
Trincia racconta di come Omar riesce a portarsi in salvo e raggiungere il Giglio accanto nonni. Riabbraccia finalmente tutti, ma non vede suo padre. Dopo aver salvato moglie e figli, Arnaldo era rimasto fino alla fine sulla nave, ultimo della famiglia ad abbandonarla.