Il monito del segretario generale Sebastiano Callipo
"Le Agenzie fiscali non sono del premier, non sono entità disponibili e serventi alle strategie politiche ciclicamente ostentate dalla casta politica di turno, essendo invece esse strutture di governance, di autoregolazione del prelievo, anche di 'service', serventi esclusivamente il precetto costituzionale della doverosa contribuzione, dell’equità, della redistribuzione dei redditi, della modulazione dell’entità del prelievo". Così, in una nota, il segretario generale della federazione Confsal Salfi, Sebastiano Callipo.
La Confsal-Salfi chiede un "intervento ai massimi organi istituzionali garanti della distinzione fra indirizzo politico e autonomia gestionale". E il sindacato di categoria chiede poi che sia "bandita qualsiasi strumentalizzazione demagogica, anche mediatica, del ruolo, dell’immagine e del prestigio di oltre 50.000 lavoratori pubblici, ai quali la Federazione Confsal-Salfi garantisce, ancora, ampia tutela, pretensiva e oppositiva".
Salfi dice "basta alle incursioni politiche e alle deviazioni di indirizzo imposte per motivi di bacino elettorale, anche dall’attuale governo". "Con tale amministrazione finanziaria, così sotto attacco politico, è una chimera -conclude Callipo- qualsiasi obiettivo di lotta all’evasione fiscale".
