L'intervento del sindacato di categoria.
"La situazione di carenza di organico nei singoli uffici non è un’eccezione ma la regola. L’insufficienza di personale rispetto ai volumi di attività è una condizione che caratterizza l‘Agenzia nel suo complesso. Attualmente, il numero degli effettivi è ancora inferiore alla dotazione organica complessiva, a sua volta determinata per legge come una variabile esogena attraverso una lunga teoria di tagli applicati negli ultimi anni". Così, in una relazione presentata nel corso di un convegno a Bruxelles sui sistemi fiscali in Europa, il segretario nazionale area dogane del sindacato Confsal Salfi, Marcello Fici, sulla situazione dell'Agenzia delle Dogane.
Per Fici, "ciò significa che le risorse umane necessarie a garantire il funzionamento a pieno regime dell’Agenzia non sono stimate sulla base degli obiettivi potenziali da essa raggiungibili in termini di quantità e qualità dell’azione amministrativa, ma sono fissate casualmente (con un tenue rapporto con la storia dell'amministrazione) in ragione di politiche astrattamente restrittive".
"Il personale effettivamente in forza all’Agenzia -continua il sindacalista- non raggiunge da anni, tuttavia, il livello della dotazione organica (pur essendosi questa a più riprese ridimensionata). Le azioni straordinarie di reclutamento e un forte ricorso alla mobilità intercompartimentale, in presenza del modesto turn over consentito ordinariamente dalle norme e di cessazioni molto consistenti, non hanno potuto impedire una progressiva erosione del personale in servizio". In conclusione, per il sindacato, "in un quadro come quello descritto, ulteriori tagli imposti dal legislatore, in termini di risorse economiche da destinare alle politiche del personale, sarebbero inevitabilmente destinati a incidere negativamente sia sulla qualità dei servizi resi sia sulle politiche volte al contrasto delle pratiche illecite".