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Coronavirus: Ozpetek, 'mi sento italiano, lotto insieme a voi e non vi abbandono'

17 marzo 2020 | 13.36
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(Foto Ipa/Fotogramma)
(Foto Ipa/Fotogramma)

"Io sono italiano: dopo 43 anni che vivo in questo paese, mi sento parte di questa comunità e in questo momento di difficoltà ancora di più lotto insieme agli italiani". A dirlo all'Adnkronos è il regista Ferzan Ozpetek, che mostra così il suo immenso amore per l'Italia commentando il difficilissimo momento che il Paese sta attraversando. "Gli italiani -dice Ozpetek- si sono dimostrati i più avanti, perché hanno affrontato questa emergenza fin da subito e con grande tempestività. L'Italia è il paese nel quale vivo e nel quale morirò".

E a proposito di orgoglio italiano, il regista ha postato stamane sui suoi social una lettera ricevuta da una ragazza italiana che, dice Ozpetek, "mi ha molto colpito, per questo ho deciso di postarla, la condivido profondamente". La lettera è un accorato 'j'accuse' di una giovane del nostro paese nei confronti degli altri Stati che "ci hanno abbandonato nel momento del bisogno". "Grazie sig. Macron e sig.ra Merkel -scrive l'anonima italiana- grazie per averci negato di acquistare da voi delle semplici mascherine ed altri presidi medici".

E affonda: "Le avremmo pagate, sapete? Siamo italiani, quelli sporchi, chiassosi, indisciplinati, buffi, folkloristici, poveri e talvolta mafiosi... ma siamo anche quelli che vi hanno costruito le strade, le scuole, vi hanno insegnato l'alfabeto che usate, spiegato le leggi, il diritto, l'organizzazione dello Stato e la creazione di quello di diritto". "Carissimi -si legge ancora nella lettera- nel sentire il nome Italia dovreste scattare in piedi, abbassare la testa ed essere coscienti che l'origine della società occidentale è qui".

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