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Covid Italia, Arcuri: "Terapie intensive? Ho approssimato di 69 posti..."

17 novembre 2020 | 21.38
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''Ho parlato di 10mila posti in terapia intensiva, oggi il prof. Brusaferro ha detto che sono 9931, chiedo scusa perché ho fatto una approssimazione di 69, e ha anche aggiunto che con le dotazioni del mio ufficio si arriva a 11.200. Stasera ci sono 3612 italiani in terapia intensiva. I posti in terapia intensiva sono raddoppiati rispetto a quelli che avevamo a marzo, erano 5179, è il risultato di uno sforzo enorme fatto da tutto il sistema per affrontare emergenza''. Lo ha detto il commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus Domenico Arcuri ospite di 'Porta a Porta'.

''Quando i posti di terapia intensiva sono occupati per più del 30% dai malati di Covid i sistemi iniziano ad entrare in fibrillazione. Ricordiamoci però che all'inizio della pandemia avevamo la metà dei posti''.

''E' vero che non si trovano tutti i medici e gli infermieri che sarebbe necessario avere, che il personale medico è cresciuto solo di 35mila operatori da inizio emergenza, un numero forse insufficiente alle esigenze ma in sei mesi - ha spiegato Arcuri - non possiamo mettere riparo ai danni che sono stati fatti al sistema sanitario pubblico negli ultimi 30 anni. Massimo rispetto per tutto il personale sanitario''.

''I centri di distribuzione dei vaccini saranno articolati su tutto il territorio nazionale. Da ieri abbiamo iniziato a discutere con le Regioni e ci siamo impegnati in qualche giorno a condividere dei punti ideali per la conservazione, dove sarà portato da Pfizer. I centri di distribuzione saranno sicuramente molte decine, se non qualche centinaio'', ha aggiunto Arcuri. ''Al momento è esclusa una distribuzione in farmacia''.

Per Arcuri "sarà la più grande operazione di vaccinazione di massa che la storia ricordi, non solo in Italia. Prevede un processo non solo logistico ma di organizzazione, di distribuzione e somministrazione molto complesso. Abbiamo iniziato a lavorare a tempo pieno su questo dossier dallo scorso mercoledì, giorno dell'annuncio di Pfizer, e avvieremo nell'ultima parte di gennaio questa grande operazione, segno di speranza di cui tutti avevamo bisogno''.

Per quanto riguarda la scuola, ''abbiamo consegnato solo l'80% dei banchi fino a fine ottobre, ora questa percentuale si sta approssimando al 100%. Nel frattempo - spiega il commissario straordinario - sono successe due cose: molte scuole hanno dovuto chiudere e la seconda che l'80% dei banchi significa la produzione circa 10 volte la produzione italia di un anno. Ho perso una scommessa ma abbiamo raggiunto un risultato''. Sui banchi a rotelle, Arcuri ha sottolineato, che è stata ''un'idea dei dirigenti scolastici'', precisando che ''servono a tipologie di classi sperimentali, istituti più tecnici''.

Parlando di Ilva, per Arcuri ''è ragionevole dire che siamo in dirittura d'arrivo. Chi fa il mio mestiere con coscienza sa che le cose prima devono arrivare, poi è giusto commentarle ma sarei reticente se non dicessi che siamo in dirittura d'arrivo'', ha replicato il commissario.

''Lo Stato all'inizio diventa azionista non di minoranza e questo non è un sofisma. La maggioranza significa avere dal 51% in su, la minoranza dal 49% in giù''.

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