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Covid Italia, Costa: "Stop ai dati su contagi giornalieri"

19 luglio 2021 | 16.03
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Il sottosegretario alla Salute: "Io sarei per non comunicarli più, si rischia di generare un clima che non aiuta". Poi sui parametri per definire i colori delle regioni conferma: "Peso maggiore ai ricoveri"

Foto Fotogramma
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"Dobbiamo certamente monitorare, tracciare, avere prudenza ma non trasformarla in paura e non dare troppa rilevanza a quelli che sono i dati dei contagi giornalieri, io sarei per non comunicarli neanche più perché si rischia di generare un clima che non aiuta. Noi abbiamo bisogno di rinnovare il rapporto di fiducia tra cittadini e vaccini e continuare ad immunizzarci". Lo afferma il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ospite di 'Dentro i fatti' su TgCom24. "

"C'è la consapevolezza che dobbiamo assolutamente cambiare i parametri - sostiene Costa - e non dobbiamo far sì che il numero dei contagi sia quel dato che vincola chiusure e cambi di colore nelle Regioni. Dobbiamo ricordare che la nostra percentuale di pressione sulle terapie intensive è al 2%, quindi siamo di fronte a numeri positivi".

Costa precisa poi che "non siamo di fronte a un rallentamento delle vaccinazioni" anti-Covid. "Abbiamo chiuso la scorsa settimana con 550mila dosi somministrate al giorno -evidenzia il sottosegretario-. E' chiaro che è un momento in cui sono prevalenti le seconde dosi, ma se l'obiettivo è immunizzare 43 milioni di nostri concittadini, e se consideriamo che 37 milioni hanno già ricevuto la prima dose, in realtà mancano solamente 6-7 milioni che devono ricevere la prima dose. Nel momento in cui siamo a 27 milioni di seconde dosi, per arrivare a 43 milioni tutto sommato è fisiologico che ci sia un incremento ora di richiami".

Costa conferma infine che "andiamo verso un cambiamento dei parametri per i colori delle Regioni, con un peso maggiore ai ricoveri" da Covid-19 "rispetto al numero dei contagi".

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