cerca CERCA
Sabato 27 Aprile 2024
Aggiornato: 02:23
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Imprese: Cribis, in crescita quelle affidabili su relazioni commerciali

09 febbraio 2017 | 16.42
LETTURA: 6 minuti

Imprese: Cribis, in crescita quelle affidabili su relazioni commerciali

Le Cribis prime company, ovvero le imprese a cui Cribis riconosce il massimo livello di affidabilità dal punto di vista delle relazioni commerciali, rappresentano il 7,6% del totale delle imprese italiane. Una percentuale ancora bassa ma in continua crescita a partire dal 2010, quando la quota era del 5,53%. Negli anni a seguire fino ad oggi le imprese affidabili sono cresciute costantemente, fino a toccare il picco massimo a dicembre 2016. E’ questo in sintesi quanto emerge dall'analisi sulle Cribis prime company realizzata da Cribis, la società del gruppo Crif specializzata nella business information.

Un buon segnale per le realtà imprenditoriali che stanno cercando di superare la crisi economica, proponendosi come partner ideali per fare affari e far crescere il proprio business. Le imprese con il più grande grado di affidabilità sono localizzate nel Nord-Est, di grandi dimensioni, operanti nel settore dei servizi finanziari. Decisamente meno sicure commercialmente invece le realtà di piccole dimensioni, localizzate nel Sud e nelle isole, e attive nel settore dell’edilizia e del commercio al dettaglio.

Nello specifico, il totale delle ditte individuali e società attive in Italia sono state classificate da Cribis sulla base della probabilità di generare insoluti commerciali nei 12 mesi successivi al momento della rilevazione, attraverso un modello originale che si basa su numerose variabili quali indici di bilancio, esperienze di pagamento, informazioni pregiudizievoli oltre, ovviamente, a informazioni anagrafiche e sulla forma giuridica, area geografica di appartenenza, dimensione e anzianità aziendale.

Entrando nel dettaglio dell’analisi aggiornata al 31 dicembre 2016, negli ultimi 6 anni la percentuale delle Cribis prime company ha seguito un trend positivo di continua crescita. La percentuale nel 2010 era infatti solo del 5,53%. Seguono percentuali del 5,83% nel 2011, dello 6,08% nel 2012, del 5,98% nel 2013 (leggero calo), del 6,37% nel 2014, del 7,18% nel 2015, del 7,60% nel 2016. Rimane ancora però un gap negativo rispetto al 2009, quando la percentuale era del 10,15%.

Dalla fotografia scattata da Cribis il Nord-Est è l’area geografica più affidabile con una quota di migliori partner commerciali pari all’11,86% sul totale delle imprese attive sul territorio. Segue il Nord-Ovest con il 10,27%, il Centro con il 6,59%, chiude il Sud e le Isole con solo il 3,29%. Il Trentino Alto Adige, con il 14,83% di imprese Cribis prime company è la regione più affidabile d’Italia. Veneto ed Emilia Romagna si posizionano al secondo e terzo posto, con percentuali rispettivamente del 11,73 % e dell’11,61%. In fondo alla classifica invece troviamo la Campania (2,35%) e la Calabria (2,90%), aree ancora molto in difficoltà e meno sicure per stabilire relazioni commerciali.

Entrando nel dettaglio provinciale, Trento (20,32%), Biella (16,21%) e Ravenna (15,31%) sono le province che hanno il maggior numero di imprese best partner commerciali sul totale delle aziende che le costituiscono. Nelle prime posizioni seguono Sondrio (14,49%), Belluno (14,40%), Vicenza (13,81%), Mantova (13,51%), Treviso (13,15%), Cremona (12,98%) e Lecco con il 12,62%. Situazione opposta per Caserta (1,87%), Napoli (2,16%) e Reggio Calabria (2,26%) che si sono dimostrate le province meno affidabili commercialmente in Italia.

A livello settoriale sono i servizi finanziari ad avere la maggior percentuale di Cribis prime company, il 20,14% sul totale delle imprese che rappresentano il comparto. Bene anche industria e produzione (10,55%). Al contrario è il macrosettore dell’edilizia ad avere la minor quota di imprese Cribis prime company con una quota pari al 2,08%.

E’ la categoria delle grandi imprese che ad avere la maggior incidenza di imprese best partner commerciali con una percentuale del 47,10%. Situazione opposta per le piccole imprese con una percentuale che scende al 6,55%. Le small e le medie imprese rispettivamente invece hanno una quota del 23,22% e del 42,19%. “I dati relativi al nostro Osservatorio Cribis prime company -commenta Marco Preti, amministratore delegato di Cribis- mostrano finalmente alcuni spiragli di ripresa per le nostre imprese. Il trend che emerge da questi ultimi anni e dall’anno appena concluso ci fanno ben sperare, anche perché trovano conferma anche nei dati sui pagamenti, la fotografia più aggiornata e fresca dello stato di salute delle aziende, che mostrano una riduzione dei ritardi gravi e un aumento della puntualità nel corso degli ultimi anni".

"Questo miglioramento -avverte- non deve però fare abbassare la guardia. Rispetto al 2009, prima della crisi, infatti la percentuale dei best partner commerciali è ancora bassa e rimane ancora tanto il lavoro da fare. Quindi che cosa fare? Continuare a investire nella gestione del credito commerciale e sapere individuare i clienti e i partner su cui investire di più, anche da un punto di vista dell’affidabilità finanziaria". "In questi anni -sottolinea- le aziende che hanno raccolto i risultati migliori e che si sono difese efficacemente da fallimenti, insoluti e ritardi nei pagamenti sono quelle che hanno saputo fare queste due cose, investendo in procedure e strumenti per migliorare la propria gestione del credito e il proprio cash management e sapendo intercettare contemporaneamente le nuove opportunità".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza