Garlasco, Sempio parla in tv: "Ho preso io lo scontrino del parcheggio"

L'intervista rilasciata all'inviato di 'Chi l'ha visto?' nel giorno in cui un testimone metterebbe in dubbio l'alibi del 37enne indagato per l'omicidio di Chiara Poggi. La genetista Baldi diventa consulente della difesa

Andrea Sempio nell'intervista a 'Chi l'ha visto?' in onda stasera
Andrea Sempio nell'intervista a 'Chi l'ha visto?' in onda stasera
22 ottobre 2025 | 17.47
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"Quello scontrino l’ho preso io". Andrea Sempio, il 37enne indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007, torna a parlare in tv in una lunga intervista rilasciata a 'Chi l'ha Visto?'. E lo fa proprio nel giorno in cui il ticket del parcheggio che l'uomo ha da sempre mostrato come alibi sarebbe stato messo in discussione dalle parole di un testimone riportate oggi dai media.

All’inviato Vittorio Romano, che domanda del tagliando del parcheggio di Vigevano - che secondo la nuova testimonianza gli sarebbe stato fornito - Sempio replica sicuro: "L'ho preso io, sì certo. Sarebbe stato miglio se la cosa avesse destato sospetti all'epoca, sospetti tali per cui le autorità si mettessero a ricercare - magari nelle telecamere della piazza di Vigevano - se effettivamente c'era una ripresa di me quella mattina. Forse sarebbe stato meglio per me se avesse destato più interesse in quel momento. Ma lo scontrino me l'hanno chiesto un anno dopo, quindi probabilmente di video non ce ne erano più", la spiegazione nella clip diffusa dalla trasmissione di Rai3, che manderà in onda stasera l'intervista integrale.

Il giallo del ticket e le parole del legale di Sempio

Come riferiscono diversi quotidiani, il biglietto in questione - un euro per un'ora di sosta in piazza Sant'Ambrogio, emesso alle 10.18 del 13 agosto 2007, giorno dell'omicidio - è da sempre al centro di polemiche e dubbi. Sempio lo consegnò ai carabinieri di Vigevano il 4 ottobre 2008, oltre un anno dopo il delitto, durante il secondo interrogatorio. Il ticket, nella prima indagine di Pavia del 2017, era stato uno dei punti cardine della archiviazione firmata dal gip Fabio Lambertucci. Ma ora la nuova testimonianza rischia di smontare l'alibi di Sempio, coinvolto anche in un'indagine per presunta corruzione in atti giudiziari che vede indagato l'ex procuratore aggiunto Mario Venditti.

"Commento solo gli atti", la risposta di Liborio Cataliotti, legale dell'indagato. "Ho letto sui giornali, ma il mio modus operandi e quello della collega Angela Taccia è di commentare gli atti. Non voglio mettere in dubbio quanto scritto, ma per noi quel verbale non esiste ancora, non ne abbiamo disponibilità. Serve una gigantesca prudenza: l'esperienza mi insegna che talvolta trasudano notizie che dovrebbero essere riservate sia una scelta per misurare le reazioni e reazioni da parte mia e dell'avvocata Taccia non ce ne saranno", dice ancora il legale che poi aggiunge: "Lo scontrino è stato esibito e prodotto in un momento in cui non era indagato quindi è improprio definirlo alibi perché un testimone non deve fornire alibi" e ora che Sempio è indagato l'eventuale mancato alibi "sarebbe un mero indizio e non una prova che nella migliore delle ipotesi dal punto di vista dell'accusa varrebbe pochissimo".

Genetista Baldi nuova consulente della difesa

La genetista Marina Baldi entra intanto come consulente della difesa di Andrea Sempio. La nomina, svela il difensore Liborio Cataliotti, è stata depositata stamane a Pavia, "dopo un lunghissimo confronto con la mia collega Angela Taccia".

Sollecitato sull'incidente probatorio in corso da mesi, l'avvocato Cataliotti ribadisce che non commenta indiscrezioni. "Il quesito è molto composito e articolato, sarebbe semplicistico dire che è stata trovata la prova regina o che non è emerso nulla. Aspettiamo la perizia che sarà depositata il 18 dicembre o qualche giorno prima e che difficilmente darà responsi definitivi. Non è nostra consuetudine anticipare nulla".

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