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Libri: Erica Jong troppe donne maltrattate, spero che il mondo cambi

19 ottobre 2015 | 18.49
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Erica Jong
Erica Jong

I sentimenti, in questi ultimi anni, non sono cambiati. Desideriamo sempre le stesse cose, ovvero essere amati, compresi e costruire rapporti stabili. Rispetto al 1973, quando la scrittrice statunitense Erica Jong con il suo bestseller 'Paura di volare' ha 'sdoganato' la sessualità femminile, l'universo dei sentimenti è rimasto uguale a se stesso. "Non credo che l'amore sia cambiato", ma ciò che deve modificarsi "è il mondo reale che, al contrario, non è cambiato abbastanza", spiega la scrittrice in un'intervista all'Adnkronos.

Jong, in Italia per presentare il suo ultimo romanzo, 'Donna felicemente sposata cerca uomo felicemente sposato', pubblicato da Bompiani, non sembra avere dubbi: "Se ci guardiamo intorno - afferma - vediamo donne maltrattate all'interno del matrimonio, oggetto di percosse. Vediamo anche donne che non hanno accesso alla contraccezione, che non hanno piacere nella loro vita e sono molto tristi. Basta guardare alla situazione delle donne nel mondo arabo. Nel mondo molto deve cambiare. La violenza contro i bambini e le bambine, ad esempio, è qualcosa che mi turba in profondità".

Sul fronte dei sentimenti, invece, "vogliamo essere compresi, vogliamo essere conosciuti, vogliamo dei legami. Vogliamo vivere con persone che siano grado di rispettarci, di stimolarci e che ci sia capaci di farci ridere. Ma non c'è niente di nuovo rispetto al passato: era quello che cercavano i miei genitori, quello che hanno cercato i miei nonni, che hanno cercato le mie sorelle e che cerca mia figlia".

Jong poi si sofferma sull'emancipazione femminile che ha caratterizzato questi ultimi decenni sperando di avervi contribuito in qualche modo: "Mi renderebbe molto felice - osserva - sapere di avere contribuito all'emancipazione delle donne che adesso possono avere una vita migliore, più libera. Sarei felice di sapere che i miei libri abbiano contribuito a rendere le donne in grado di parlare in modo più sincero dei loro sentimenti e capaci di esigere onestà e sincerità dai loro partner. Sono sempre felice quando le persone mi dicono che la lettura di 'Ho paura di volare' le ha aiutato a cercare i loro sogni. Alle mie lettrici vorrei dire che sono molto di più di quello che pensano. Credo nelle donne feroci. Perché scriviamo sempre opere su Cleopatra? Perché era feroce, voleva il potere. Queste sono le donne che ammiro".

Nel suo nuovo romanzo Jong racconta la storia di Vanessa Wonderman che, per sfuggire ad una vita costellata dalla scomparsa dei suoi genitori e dalla malattia del marito, si iscrive al sito di incontri occasionali Zipless. com. Un modo, in fondo, per continuare a vivere e a credere nella vita, senza lasciarsi andare allo sconforto. Il titolo in inglese, 'Paura di morire', è ancor più eloquente e commentandone la scelta Jong ha affermato: "Credo che il titolo abbia scelto me".

Più in generale la scrittrice statunitense, che mercoledì sarà a Torino e sabato prossimo a Milano per 'Bookcity', spiega che "sono i libri a scegliermi. Scrivo quello che sento di dover scrivere. Questo è un libro che ha avuto una gestazione molto lunga. La vita mi interrompeva costantemente: mia figlia ha avuto tre bambini, i miei genitori stavano invecchiando, è morto il mio cane. Quasi è morto mio marito. Ho avuto da fare. E in tutto il tempo ho cercato di scrivere, ma non è stato facile", conclude la scrittrice.

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