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Libri: Necci, Isabella d'Este e Lucrezia Borgia oggi? Merkel e Melania Trump

22 maggio 2017 | 16.07
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Alessandra Necci
Alessandra Necci

Isabella d'Este e Lucrezia Borgia, due "icone" del Rinascimento, due donne potenti, diverse, capaci di lasciare una profondissima traccia nella politica del tempo, paragonabili oggi a donne come Margaret Thatcher o Angela Merkel, Isabella, e Melania Trump, Lucrezia. Le racconta Alessandra Necci in 'Isabella e Lucrezia, le due cognate' (Marsilio, pp. 671, 19,50 euro), libro che sarà presentato mercoledì prossimo alle 17 in Senato, a Palazzo Giustiniani. (VIDEO)

"Il Rinascimento - spiega Necci all'Adnkronos - non è solo quel momento straordinario popolato da artisti e intellettuali come Leonardo, Botticelli, Lorenzo il Magnifico, ma è anche un periodo assai tragico in cui l'Italia è attraversata da guerre e da invasioni straniere che culmineranno nel sacco dei Lanzichenecchi di Roma del 1527. In questo contesto si muovono le figure di Isabella d'Este e Lucrezia Borgia, sintesi o, come diremmo oggi, icone di quel periodo storico". Isabella è figlia di Ercole d'Este e nasce "da una dinastia di grandi politici, mecenati e straordinaria amministratori, con una cultura della ragion di Stato che lei, marchesa di Mantova, diventata reggente quando il marito Francesco viene preso come ostaggio dai veneziani, antepone perfino ai suoi più personali affetti".

Lucrezia Borgia è "figlia del proprio padre e della sua discendenza - sottolinea la scrittrice - i Borgia, una famiglia avvolta spesso da un alone nero sproporzionato rispetto alla realtà. Lei viene da queste radici e dopo il terzo matrimonio, con Alfonso d'Este, trasferitasi a Ferrara, comincia a brillare di luce propria e si dimostra una grande mecenate, magnificata dai maggiori intellettuali del tempo. Lucrezia e Isabella sono il prodotto di un periodo straordinario anche se difficile, al centro del quale c'è la cultura umanistica".

Un parallelismo con l'epoca odierna? "Nel Rinascimento l'Italia era preda di guerre e invasioni - afferma Necci - oggi queste invasioni non avvengono più con gli eserciti, ma sul terreno economico e finanziario". Quanto invece al ruolo della donna in società, "è cambiato molto - dice - perché è vero che nel Rinascimento le donne avevano accesso anche a ruoli di potere, come è avvenuto a Isabella e Lucrezia e, soprattutto, a Caterina de Medici che di lì a poco diventerà regina di Francia. Ma per arrivare a quei posti dovevano nascere 'principesse', dovevano quindi essere eredi di un grande regno, come Giovanna la Pazza, oppure 'ascendere' per matrimonio. Oggi invece una donna che abbia le capacità, può prendere l''ascensore sociale' e raggiungere ruoli ragguardevoli e di grande prestigio, ma è difficile trovare la sintesi di quello che Isabella e Lucrezia rappresentavano per la loro epoca".

E oggi esistono in politica personaggi che siano assimilabili a Isabella e Lucrezia? "Isabella ha un motto: 'Nec spe, nec metu', senza speranza e senza timore. Un motto estremamente laico e moderno che la erge sopra il suo tempo e se dovessi immaginare un parallelismo lo farei con Margaret Thatcher e Angela Merkel. Tra le italiane, più sfumatamente si può pensare a Maria Elena Boschi per il suo ruolo squisitamente politico. Quanto a Lucrezia Borgia, dobbiamo ricordare che ha generalmente brillato di luce riflessa, e la moglie del presidente Trump, Melania, in questa chiave, potrebbe essere assimilabile", conclude Necci.

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