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Imprese: dalla Puglia al Maxxi, la start up che comunica architettura

06 febbraio 2015 | 14.39
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'The Piranesi Experience' è nata grazie al progetto 'Smart&Start' promosso da Invitalia (video).

Imprese: dalla Puglia al Maxxi, la start up che comunica architettura

Narrare l'architettura, il design e l'universo urbano attraverso l'audiovisivo. E farne un'occasione di impresa. E' l'idea di un gruppo di giovani pugliesi che hanno avviato una start up che opera come agenzia di produzione multimediale. Si chiama 'The Piranesi Experience' proprio perché, come le visioni incise dal Piranesi, ricostruisce il lessico degli artisti. Una modalità innovativa, nel nostro paese, di comunicare l'architettura, che è diventata realtà imprenditoriale grazie al programma di incentivi 'Smart&Start', promosso da Invitalia.

Così, da Bari, dove sono partiti, questi giovani creativi sono approdati a Roma, per specializzarsi, e ora vantano collaborazioni prestigiose come quella con il museo Maxxi, dove proprio in questo periodo partecipano con un allestimento audio-video alla mostra 'Lina Bo Bardi in Italia'.

"Siamo un gruppo di sei persone, veniamo da due realtà - racconta Claudio Esposito, direttore creativo e amministratore della start up - che sono il Centro sperimentale di cinematografia, in particolare la Scuola nazionale di cinema, dove ci siamo specializzati in ambito audio-video, e Push, che è una civic start up di Palermo e un laboratorio di ricerca urbano, che si occupa di innovazione legata al tema delle smart city. Da questo incontro è nata 'The Piranesi Experience', la nostra start up, che si occupa in maniera prevalente di comunicazione per l'architettura urbanistica, il design e la storia dell'arte".

Dunque, 'The Piranesi Experience' affronta criticamente i temi legati alla narrazione architettonica e urbana, cercando di avvicinare i cittadini al territorio. "Come piattaforma creativa tematica - spiega Claudio Esposito - ci occupiamo in maniera prevalente di questi temi. Lo facciamo perché pensiamo che in Italia l'architettura e l'urbanistica siano temi di cui si parla molto poco, o in un dibattito spesso relegato tra le pagine delle riviste di settore, che non arriva al grande pubblico".

"Così, il cittadino medio non conosce in maniera approfondita le tematiche di architettura, e quindi - avverte - non sa neanche giudicare la qualità di un buon progetto di architettura o di trasformazione del territorio della città. Mentre noi pensiamo che questo sia fondamentale, soprattutto in Italia dove noi ereditiamo architetture di altissimo pregio e città bellissime ma il nostro rapporto con l'architettura contemporanea è più difficile a quello che avviene nel resto d'Europa".

Non solo. Grazie a 'Smart&Start', creatività e innovazione possono andare anche a braccetto con l'occupazione, in un settore non certo facile come sbocchi lavorativi. "Io sono laureato in architettura - ricorda Claudio Esposito- e in Italia la percentuale di architetto per ogni cittadino è la più elevata in Europa: nel nostro paese opera un architetto ogni 470 abitanti, contro la media mondiale che è di un architetto ogni 3.757 abitanti, e quella europea che vede un rapporto architetto/cittadino pari a 1 su 1.148. Questo vuol dire che parliamo di un mercato in forte crisi, soprattutto per quanto riguarda il ruolo che questa professione ha all'interno del tessuto sociale".

"Dopo la laurea - prosegue il direttore creativo di 'The Piranesi Experience' - mi sono specializzato in scenografia per il cinema al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. E questa nostra idea di impresa nasce appunto da un principio base che è quello di legare al cinema e quindi alla narrazione audio-visiva temi propri di architettura e design. Una modalità che crediamo sia la più efficace per portare questi temi al grande pubblico".

Per passare dall'idea all'impresa, è stato essenziale il programma 'Smart&Start': "L'incontro con Invitalia - sottolinea Claudio Esposito - è stato assolutamente fondamentale: non saremmo qui se non avessimo partecipato alla call di 'Smart&Start' e non avessimo vinto il programma di agevolazioni. Ci sta aiutando tanto, perché noi abbiamo una componente tecnica molto importante e, grazie alle agevolazioni di Invitalia, stiamo acquisendo una serie di attrezzature che permettono di realizzare una narrazione audiovisiva privilegiata dell'architettura e delle città".

Come aggiunge Fabio Paolucci, direttore tecnico di 'The Piranesi Experience', "da Invitalia abbiamo avuto una grossa mano, noi che abbiamo dovuto investire tanto in apparecchiature tecnicamente avanzate e anche abbastanza costose, e per questo ci riteniamo anche fortunati perché non tutte le società possono permettersi di partire con un parco tecnico fornito come il nostro".

"Abbiamo cercato di specializzarci in tecniche - spiega Fabio Paolucci - che per ora sono difficili da trovare in Italia: riprese soprattutto aeree tramite droni, portandole al massimo della qualità con apparecchiature in 4K, il top che il mondo dell'audiovisivo richiede in questo momento, e attraverso la gestione dei movimenti che servono a descrivere gli spazi. Otteniamo così un completo controllo della macchina da presa, per indagare lo spazio e cercare di tirare fuori quello che ogni regista vuole raccontare: le nostre riprese si mettono al servizio del racconto dello spazio".

"In particolare, stiamo sviluppando un drone a otto eliche - precisa il direttore tecnico di 'The Piranesi Experience' - che ci permetterà di avere qualsiasi tipo di movimento, completamente controllabile a terra tramite radiocomandi, anche grazie all'impegno del nostro pilota Alessandro Maiorano che insieme a noi sta sperimentando questo nuovo mezzo di ripresa che è molto all'avanguardia".

Per Fabio Paolucci, "la cosa bella di questa esperienza è stata quella di concretizzare qualcosa, dopo dieci anni di percorso formativo, con le nostre professionalità". "Io sono un direttore della fotografia - racconta -e il mio percorso è iniziato studiando dapprima a L'Aquila, all'Accademia dell'immagine, per poi proseguire con vari corsi di specializzazione fino ad arrivare al Centro sperimentale di cinematografia, dove ho studiato direzione della fotografia e dove ho conosciuto Claudio Esposito che mi ha coinvolto in questa avventura".

Ora, 'The Piranesi Experience' è impegnata a Roma, con la mostra che il Maxxi dedica a Lina Bo Bardi: "Una designer vissuta nella prima metà del Novecento in Italia - spiega Claudio Esposito - e poi trasferitasi in Brasile. Una storia che stiamo raccontando con la nostra regista, Ernesta Caviola, perché stiamo producendo un documentario dedicato proprio a Lina Bo Bardi. Da qui è nata la collaborazione con il museo Maxxi che ci vede partecipare a questa mostra inedita, allestita nel centenario della nascita, al fianco della rivista Domus, dell'Istituto Pietro Maria Bardi di San Paolo, che è depositario di tutto l'archivio, e di Arper Spa".

Molto soddisfatta della collaborazione Margherita Guccione, direttore del Maxxi architettura e curatrice della mostra: "Creatività, innovazione e sperimentazione sono parole chiave oggi e questo vale soprattutto per i giovani che vogliono mettere a frutto intuizioni, che hanno una prospettiva di lavoro culturale ma anche imprenditoriale. E questo è il caso dei nostri giovani amici che ci hanno fatto una proposta molto interessante qui al museo dell'architettura, dove abbiamo allestito questa mostra dedicata a Lina Bo Bardi, un grande talento e anche personaggio straordinario per la vita e le esperienze che ha vissuto".

"In questo contesto - prosegue Margherita Guccione - la collaborazione con i giovani di 'The Piranesi Experience' ci ha portato un valore aggiunto, quello di una lettura più leggera, e coinvolgente al tempo stesso, più sofisticata, perché il linguaggio che usano è quello del video, del collage, della composizione di frammenti che diventa un tramite molto più efficace rispetto a forme di documentari tradizionali. Ci è sembrato, quindi, un modo diverso di arricchire la nostra offerta culturale".

(VIDEO)

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