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De Magistris riprende le sue funzioni: "Continuerò a fare il sindaco di strada"

30 ottobre 2014 | 13.46
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Il primo cittadino, dopo aver appreso della decisione del Tar Campania di sospendere il provvedimento del prefetto e inviare gli atti alla Consulta: "Dalle istituzioni mi viene riconosciuto un diritto costituzionale. Ora si riapre il dibattito sulla legge Severino"

 (Infophoto)
(Infophoto)

"Sono molto emozionato, non vedevo l'ora di riprendere le funzioni". Queste le prime parole del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dopo aver appreso della decisione del Tar Campania di sospendere il provvedimento del prefetto che, a sua volta, lo sospendeva dalle funzioni.

Il provvedimento era stato preso in ottemperanza alla legge Severino e a seguito della condanna in primo grado nel processo Why Not. Il Tar ha deciso di inviare gli atti alla Corte Costituzionale per questioni di legittimità rispetto ai due articoli 10 e 11 del decreto legislativo. Ora de Magistris torna quindi sindaco di Napoli a tutti gli effetti.

"Questa attesa aveva riempito di ansia questi giorni - ha spiegato - anche se ho mantenuto sempre la serenità perché so che queste partite sono lunghe e complicate".

"Dalle istituzioni - ha sottolineato de Magistris - mi viene riconosciuto un diritto costituzionale, cioè quello di poter continuare a fare il sindaco di Napoli come una fetta importante della mia città aveva deciso nel 2011 e mi sento ancora di più sindaco di tutti".

"Ora si riapre il dibattito sulla legge Severino", ha detto il primo cittadino, e si "apre la strada anche per una riforma della legge in Parlamento".

"Continuerò a fare il sindaco di strada - ha poi dichiarato de Magistris - perché dalla gente ho ricevuto affetto, amore e una solidarietà insperata dopo gli attacchi durissimi di chi voleva le mie dimissioni. Da oggi l'azione politica cambia e sarà molto più orientata sulla linea con la quale maturai il consenso nel 2011".

In un'affollata conferenza stampa, de Magistris ha ringraziato "tutti i napoletani, anche avversari, che mi hanno dimostrato affetto e la vicinanza umana che dà forza per superare ogni cosa" e ha dedicato un ringraziamento personale "a Tommaso Sodano", sindaco facente funzioni nel periodo della sospensione, "alla Giunta, alla maggioranza e a tutto il Consiglio che ha dimostrato grande maturità". "Andremo lontano con passione, entusiasmo e rinnovata energia - ha concluso - oggi abbiamo ancora più responsabilità e ci sentiamo rigenerati da questa vicenda cosi difficile".

La questione di legittimità costituzionale sollevata da Luigi de Magistris nel suo ricorso al Tar, e che la prima sezione del Tar Campania ha dichiarato "rilevante e non manifestamente infondata", è la retroattività della causa di sospensione dalla carica, in questo caso una sentenza di primo grado non passata in giudicato.

La sospensione dalla carica di sindaco è intervenuta per effetto di quanto previsto dalla legge Severino, del 2012, posteriore alla sua candidatura ed elezione a sindaco di Napoli avvenuta a maggio 2011. Nella lunga ordinanza, i giudici amministrativi nel trasmettere gli atti alla Corte Costituzionale scrivono che "l'applicazione retroattiva di una norma sanzionatoria", cioè l'istituto della sospensione, "urta con la pienezza e il regime rafforzato di diritti costituzionalmente garantiti".

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