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Lega e 5S divisi su Maduro

26 gennaio 2019 | 18.15
LETTURA: 4 minuti

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Lega e M5S si dividono sulle sorti del Venezuela. Mentre il leader leghista Matteo Salvini saluta positivamente l'ultimatum dell'Ue a Nicolas Maduro, l'esponente pentastellato Alessandro Di Battista condanna fermamente l'iniziativa, bollandola come "una stronzata megagalattica". ''Di Battista ignora e parla a vanvera: non solo milioni di Venezuelani, ma anche migliaia di Italiani soffrono da anni la fame e la paura imposti dal regime di sinistra di Maduro - ha detto il ministro dell'Interno -. Prima tornano diritti, benessere e libertà in Venezuela, meglio sarà per il popolo''.

Incontrando i giornalisti a Milano, Salvini ha spiegato che Francia, Spagna, Germania e Gran Bretagna "hanno fatto bene perché Maduro sta piegando con la violenza e con la fame un popolo e lo dico perché ci sono anche tanti italiani in Venezuela che stanno soffrendo, quindi spero che anche il governo italiano abbandoni ogni prudenza e sostenga il popolo venezuelano, il diritto a libere elezioni, alla democrazia".

Non la pensa così Alessandro Di Battista: "Firmare l'ultimatum Ue al Venezuela è una stronzata megagalattica" scrive in un post su Facebook condannando "lo stesso identico schema che si è avuto anni fa con la Libia e con Gheddafi. Identico". "Qua - spiega l'esponente del M5S - non si tratta di difendere Maduro. Si tratta di evitare un'escalation di violenza addirittura peggiore di quella che il Venezuela vive ormai da anni. E mi meraviglio di Salvini che fa il sovranista a parole ma poi avalla, come un Macron o un Saviano qualsiasi, una linea ridicola".

"In pratica l'Ue dice: 'Maduro convochi le elezioni entro 8 giorni o noi legittimiamo uno che si è auto-proclamato Presidente'. Ma che razza di ragionamento è? Io non ci sto. E il Movimento non ci sta. Ci siamo già passati mille volte davanti a questioni del genere", prosegue Di Battista.

"Non si è imparato nulla? Saddam, Gheddafi, Assad. Nessuno ha mai parteggiato per questi uomini ma le ingerenze esterne, gli ultimatum, le sanzioni, gli embarghi (spesso preludio alle bombe) hanno sempre portato a guerre, catastrofi, massacri dei civili - continua Di Battista -. Ma chi è l'Ue per dire a un altro Stato cosa deve fare? Chi è l'Ue per legittimare un tizio che si sveglia la mattina e dice di essere il nuovo presidente. E Salvini sarebbe l'uomo forte contro i parrucconi dell'Unione Europea?", aggiunge.

"L'Italia deve avere coraggio. Il governo deve esclusivamente dichiarare che serve una soluzione politica appoggiando il tentativo di Messico e Uruguay di mediare nella crisi venezuelana. Il popolo italiano si ricorda o no cosa successe in Libia? Eppure ne stiamo ancora pagando le conseguenze. C'è qualcuno che davvero ritiene che abbiano buttato giù Gheddafi per i diritti umani violati? Si trattava di petrolio e basta, esattamente come in Venezuela. Io non ho alcun incarico di governo, ho le mie idee e sono sempre le stesse!", conclude Di Battista.

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