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Roma

"Disumani", la protesta di Torre Maura vista dai social

03 aprile 2019 | 12.13
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Ondata di indignazione su Twitter dopo la rivolta dei cittadini per l'arrivo di alcune famiglie rom in una struttura di accoglienza di via dei Codirossoni. Nel mirino degli utenti le modalità delle proteste: "Potevate avere tutte le ragioni del mondo, così siete dalla parte del torto"

Foto di repertorio (Fotogramma)
Foto di repertorio (Fotogramma)

"Da piccola mi dicevano 'Non buttare il pane perché è peccato'. Vederlo calpestato, il pane destinato ad altri, è stato crudele, maligno, disumano". Dalle strade della periferia est della Capitale a quelle, virtuali, dei social network. L'eco e le immagini delle proteste contro il trasferimento di alcune famiglie rom in un centro di Torre Maura sbarcano su Twitter, provocando un'ondata di indignazione pressoché generale. A finire nel mirino degli utenti non tanto le ragioni dei cittadini, quanto le modalità delle proteste, con quel cibo destinato ai rom "calpestato in segno di disprezzo". "Potevate avere tutte le ragioni del mondo - scrivono -, avete deciso di passare dalla parte del torto come nemmeno gli animali avrebbero fatto". E ancora, "siete delle bestie", "immagini oscene", "un insulto alla dignità. Un oltraggio alla democrazia" perché, sostengono, "stiamo inventando ogni giorno nuovi limiti di dignità umana sotto i quali scendere".

"33 bambini, 22 donne delle quali tre incinte. Davvero vi sentite degli eroi?", chiedono, mentre parlano di "periferie degradate, e non da ora" manipolate dal "genio di chi sa cavalcare la rabbia popolare nel far credere che la colpa sia di 70 rom (in maggioranza donne e bambini) destinati a un centro d'accoglienza e non di chi si dovrebbe occupare dei problemi e non lo fa". Perché "puoi essere disperato quanto vuoi, se calpesti il pane pur di non farlo mangiare a persone che sono più disperate di te, sei un essere immondo e non hai giustificazione".

Un gesto, insomma, che "non si riesce a digerire", "offensivo", "orribile", "disumano", che va al di là della "comprensibile preoccupazione degli abitanti" visto che "i rom non sono vicini facili. Ma calpestare il pane è un segno di profonda inciviltà, di presuntuoso disprezzo. Chi l'ha fatto ragioni sulla stupidità del proprio gesto, si auguri - scrivono - di non doverlo mendicare, il pane. MAI".

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