Le mamme con contratti a tempo determinato potranno conteggiare il periodo di congedo di maternità, ai fini dei requisiti necessari per acquisire il diritto di precedenza, per le assunzioni a tempo indeterminato. Lo prevede un emendamento al decreto legge Lavoro, presentato dal relatore, Carlo dell'Aringa, e approvato dalla commissione Lavoro della Camera. La proposta di modifica stabilisce che il congedo di maternità ''concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza'' nel caso di assunzione a tempo indeterminato, da parte dell'azienda.
Alle stesse lavoratrici è anche riconosciuto il diritto di precedenza anche nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi 12 mesi, ''con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine''. L'emendamento stabilisce inoltre che il datore di lavoro ''è tenuto a informare il lavoratore del diritto di precedenza'' attraverso ''comunicazione scritta da consegnare al momento dell'assunzione''.
Con la stessa proposta di modifica viene introdotto un 'vincolo' per i datori di lavoro che assumono lavoratori a tempo determinato, superando il tetto del 20%, che obbliga all'assunzione a tempo indeterminato. ''I lavoratori assunti a termine, in violazione del limite percentuale, sono considerati lavoratori subordinati a tempo indeterminato, sin dalla data di costituzione del rapporto di lavoro''. La sanzione non si applica ai rapporti di lavoro, che superano il limite percentuale, instaurati precedentemente all'entrata in vigore del decreto legge.