Amazon Kuiper: la costellazione satellitare presentata a ComoLake 2025

Il responsabile per le politiche digitali di Amazon in Europa, Yohann Bénard, presenta il piano per portare internet satellitare ad alta velocità in tutto il mondo

Amazon Kuiper: la costellazione satellitare presentata a ComoLake 2025
14 ottobre 2025 | 23.44
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Una costellazione di oltre 3.200 satelliti in orbita terrestre bassa (LEO) per portare Internet ad alta velocità in ogni angolo del pianeta, dalle metropoli ai villaggi più remoti. È questa la sfida di Project Kuiper, l’ambiziosa iniziativa di Amazon illustrata da Yohann Bénard, Public Policy Director EU Digital and France di Amazon, durante la conferenza internazionale ComoLake 2025, a Cernobbio.

Il progetto nasce con una missione chiara: fornire connettività veloce e affidabile ai clienti di tutto il mondo, comprese le comunità non servite o poco servite.

Connettere chi è rimasto indietro

Oggi sono ancora miliardi le persone senza accesso a una connessione stabile. Kuiper punta a colmare quel divario digitale che continua a penalizzare scuole, ospedali, imprese e istituzioni pubbliche, offrendo banda larga satellitare con latenza ridotta grazie all’orbita LEO, che consente applicazioni in tempo reale come videoconferenze, telemedicina, didattica online e servizi cloud.

Amazon ha già completato sei missioni Kuiper, mettendo in orbita 153 satelliti, e ha siglato 80 contratti di lancio con i principali operatori mondiali – Arianespace, Blue Origin, SpaceX e United Launch Alliance – nel più grande accordo commerciale di procurement di razzi mai concluso.

I terminali per i clienti saranno compatti, facili da installare e disponibili in tre versioni, capaci di offrire velocità fino a 100, 400 e 1.000 Mbps. Le prime prove condotte a settembre con un terminale di livello enterprise hanno superato la soglia del Gigabit al secondo: un risultato che rappresenta una pietra miliare per la connettività satellitare.

Un tassello per la connettività europea

Kuiper, ha spiegato Bénard, può avere un ruolo chiave nel panorama europeo: “La connettività satellitare in orbita bassa rappresenta un approccio efficace per colmare il digital divide in Europa. Il nostro sistema integra e amplia le soluzioni esistenti, permettendo una copertura universale, anche nelle aree rurali e montane”.

Un recente studio di Analysys Mason per Amazon ha stimato che la banda larga LEO potrebbe ridurre fino al 37% le sovvenzioni pubbliche necessarie per portare la fibra in tutte le case di sette Paesi dell’Unione europea (Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia e Polonia), con un risparmio potenziale di 26 miliardi di euro entro il 2030.

Solo in Italia, la connettività satellitare potrebbe contribuire a ridurre di 6,9 miliardi di euro gli investimenti pubblici necessari per coprire le aree più remote. “Mentre il costo di connessione in fibra cresce esponenzialmente nelle zone a bassa densità abitativa – ha osservato Bénard – la connettività LEO mantiene lo stesso costo ovunque, rendendola una soluzione più efficiente e sostenibile”.

Partnership europee e impatto economico

Project Kuiper è anche una leva industriale per il settore spaziale europeo. Amazon collabora con aziende strategiche come Arianespace e Beyond Gravity, che producono componenti e sistemi di lancio fondamentali per il progetto.

Secondo una ricerca di Oxford Economics, circa il 26% degli investimenti pubblicamente annunciati da Amazon per Kuiper sarà destinato all’industria spaziale europea. Le partnership con Arianespace e Beyond Gravity rappresentano i contratti più grandi nella storia delle due aziende e genereranno, entro il 2029, 2,8 miliardi di euro di contributo al PIL europeo, oltre 3.000 posti di lavoro all’anno e 790 milioni di euro di entrate fiscali per i governi dell’UE.

“Questi numeri dimostrano come le collaborazioni transatlantiche tra aziende tecnologiche possano generare valore condiviso, coniugando innovazione e sviluppo locale”, ha sottolineato Bénard.

Sostenibilità e regole globali per lo spazio

Il dirigente di Amazon ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di un quadro normativo internazionale uniforme per garantire la sicurezza e la sostenibilità delle operazioni spaziali.

Amazon è tra i firmatari della “Zero Debris Charter” dell’Agenzia spaziale europea (ESA) e ha integrato fin dall’inizio criteri ambientali e di sicurezza nella progettazione della costellazione Kuiper. Tuttavia, Bénard ha espresso preoccupazione per alcune proposte dell’European Union Space Act (EUSA), che potrebbero introdurre requisiti tecnici difficilmente realizzabili con le tecnologie attuali: “Le regole devono basarsi su standard scientifici e best practice internazionali. Stabilire parametri che nessun satellite oggi può rispettare rischia di frenare gli investimenti e rallentare lo sviluppo del settore in Europa”.

In un settore globale come quello spaziale, ha concluso, “servono regole uguali per tutti, fondate su evidenze tecniche e sulla cooperazione internazionale”.

Una rete globale per un pianeta connesso

Project Kuiper è dunque più di una costellazione di satelliti: è un’infrastruttura strategica che unisce tecnologia, sostenibilità e cooperazione industriale. Quando la rete sarà completata, coprirà quasi ogni punto della Terra, comprese le regioni più settentrionali del Nord America e dell’Europa, offrendo una nuova prospettiva sulla connettività globale.

“Stiamo costruendo una rete in grado di portare Internet dove finora non è mai arrivato”, ha dichiarato Bénard. “Perché l’innovazione, per essere davvero tale, deve essere accessibile a tutti”.

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