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Ferragni e Madoff, Espresso dipinge influencer come il grande truffatore di Wall Street

07 marzo 2024 | 15.20
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Polemiche sulla copertina del settimanale che sarà in edicola domani: ricorda quella del New York

Ferragni e Madoff, Espresso dipinge influencer come il grande truffatore di Wall Street

Chiara Ferragni sulla copertina de 'L'Espresso' che uscirà domani, 8 marzo. Il settimanale ha letteralmente dipinto l'influencer come Joker, il nemico di Batman nei fumetti e nei film della DC Comics, un pagliaccio triste e schizofrenico. Sotto al titolo 'Ferragni Spa, il lato oscuro di Chiara', si anticipa il contenuto dell'inchiesta: "Una rete ingarbugliata di società, una girandola di quote azionarie. Tra partner ingombranti, manager indagati e dipendenti pagati poco. L'influencer è a capo di un impero dove la trasparenza non è di casa".

Non è mancata la polemica sull'immagine ritoccata, considerata da vari utenti dei social "violenta" ed "eccessiva" rispetto alle azioni della Ferragni, sanzionata dall'Antitrust e indagata per truffa aggravata nell'ormai noto caso legato alle campagne di vendita (pseudo) benefica di pandori, uova di Pasqua e bambole. Ma non è certo la prima volta di una copertina d'impatto per 'L'Espresso', storico settimanale d'inchiesta fondato da Eugenio Scalfari e ora diretto da Enrico Bellavia dopo il passaggio della proprietà dal gruppo Gedi a Danilo Iervolino e infine alla Ludoil di Donato Ammaturo.

In passato sono stati messi in prima pagina, a volte ritoccati a volte mostrificati, decine di politici e capitani d'industria, da Silvio Berlusconi a Matteo Renzi, da Bettino Craxi a Giorgia Meloni, passando per Gianni Agnelli e Beppe Grillo. L'impatto sulla società italiana di Chiara Ferragni, sia in termini economici e che di immagine, non è da meno.

Soprattutto, non è nuova l'idea di 'jokerizzare' il cattivo di turno: nel 2009 il magazine 'New York' sbatté in prima pagina Bernie Madoff, finanziere newyorkese che aveva messo in piedi uno dei più grandi e devastanti schemi Ponzi della storia, truffando decine di migliaia di investitori (al fondo istituito per risarcire parzialmente le vittime hanno attinto oltre 40mila persone). Il titolo era semplice: “Bernie Madoff, Monster. And the people who enabled him”. Ovvero “Bernie Madoff, il mostro. E le persone che gli hanno permesso di esserlo”.

Se Chiara Ferragni è stata sanzionata dall'Antitrust con una multa da un milione di euro (contro la quale ha presentato ricorso, promettendo di devolvere comunque in beneficenza la somma in caso di vittoria), con Madoff si tratta di grandezze decisamente diverse: è stato condannato a risarcire 170 miliardi di dollari e a 150 anni di carcere, di cui ne ha scontati poco più di dieci: è morto nel 2021 in un ospedale della Carolina del Nord.

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