
“Serve un salto culturale: la digitalizzazione deve essere vista come una vera infrastruttura per la competitività del Paese”
“Il mercato dell’Ict italiano è in salute, con un fatturato di 80 miliardi nel 2024 e previsioni di crescita fino a 93 miliardi entro il 2028, ma la digitalizzazione delle Pmi è ancora troppo bassa”, ha dichiarato Letizia Pizzi, direttore generale di Anitec-Assinform, durante la diretta Adnkronos da Comolake 2025.
“Solo il 26% delle piccole e medie imprese ha avviato percorsi strutturati di digitalizzazione, contro il 93% delle grandi industrie”, ha spiegato. Pizzi ha aggiunto che “serve un salto culturale: la digitalizzazione deve essere vista come una vera infrastruttura per la competitività del Paese”.
“La sanità digitale è uno dei settori in cui la modernizzazione tecnologica può migliorare concretamente la vita dei cittadini”, ha dichiarato ancora Letizia Pizzi. “In vista dell’evento del 23 ottobre a Roma, dedicato alla sanità digitale, presenteremo un paper con proposte condivise da cinque associazioni di Confindustria, per definire tecnologie e policy per il futuro della sanità digitale italiana”, ha spiegato. Pizzi ha sottolineato che “il fascicolo sanitario elettronico e l’interoperabilità tra Regioni e ospedali devono diventare realtà: è la frontiera più vicina per rendere la digitalizzazione un servizio pubblico universale”.