Sciopero generale, Landini al corteo di Firenze: "Non accetteremo tentativi di limitare questo diritto"

Il segretario della Cgil: "Quando un governo prova a delegittimare chi protesta significa che non vuole ascoltare il disagio reale che attraversa il Paese. Sciopero non è contro qualcuno ma per cambiare politiche sbagliate"

Maurizio Landini - Ipa
Maurizio Landini - Ipa
12 dicembre 2025 | 10.49
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"Il diritto di sciopero è un diritto costituzionale e non accetteremo alcun tentativo di metterlo in discussione o di limitarlo". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al corteo in corso a Firenze in occasione dello sciopero generale proclamato dalla Cgil contro la legge di Bilancio del governo, giudicata "ingiusta" perché non affronta emergenze cruciali come salari bassi, precarietà e caro-vita.

"Quando un governo prova a delegittimare chi protesta o a ridurre gli spazi di partecipazione democratica - ha sostenuto Landini– significa che non vuole ascoltare il disagio reale che attraversa il Paese. Lo sciopero generale non è contro qualcuno, ma per cambiare politiche sbagliate".

"La mobilitazione nasce dalla mancanza di risposte concrete su lavoro, salari, sicurezza e diritti. Difendere lo sciopero significa difendere la democrazia e la possibilità per i cittadini di far sentire la propria voce", ha concluso Landini.

La manifestazione regionale attraverserà il centro cittadino fino a piazza del Carmine, dove si terranno gli interventi dei delegati e le conclusioni di Landini. Alla manifestazione toscana sono presenti anche i leader di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.

Alla mobilitazione parteciperanno lavoratrici e lavoratori di tutti i settori, pubblici e privati, compresi appalti e servizi strumentali, con percorsi specifici per i comparti che devono garantire le fasce di servizio essenziali. Dal trasporto pubblico alla sanità, dalla scuola ai servizi locali, la Cgil Toscana ha invitato a scendere in piazza "contro una manovra di guerra" e per chiedere aumenti di salari e pensioni, investimenti in sanità e istruzione, una vera riforma fiscale e la fine della precarietà e del riarmo. Come ha sottolineato il segretario regionale Rossano Rossi: "Sarà una giornata di lotta, coraggio e speranza: la Toscana non si arrende".

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