Il 2025 si chiude quindi con un settore degli affitti universitari stabile nei prezzi ma più fragile nella domanda e nella sicurezza
La stagione degli affitti universitari 2025 si chiude con un segnale evidente: la domanda rallenta in diverse città italiane, soprattutto nelle sedi interessate dal nuovo 'semestre-filtro' di Medicina. Milano, Napoli, Macerata, Pescara e Potenza sono tra le realtà che registrano il calo più netto, con una parte significativa degli studenti che ha scelto di rimandare la ricerca dell’alloggio. Nonostante ciò, i prezzi rimangono sorprendentemente stabili nella maggior parte dei mercati e calano solo in poche eccezioni, confermando un settore che frena sul piano della domanda ma non sui canoni. E' l'analisi di SoloAffitti.
Milano resta saldamente la città più costosa d’Italia, con stanze che oscillano tra 600 e 800 euro, mentre Napoli mostra valori leggermente più bassi del previsto. Roma rimane stabile, pur con un aumento dell’interesse nelle aree vicine ai poli universitari. Al contrario, Torino, Firenze, Genova, Pavia e Pisa sorprendono con canoni più alti delle attese, nonostante dinamiche di domanda molto variabili tra loro.
Ma secondo SoloAffitti il nuovo semestre-filtro nei corsi di Medicina è il vero protagonista della stagione. L’ammissione provvisoria fino al superamento dell’esame selettivo ha creato una situazione mai vista: studenti e famiglie restii a impegnarsi con un contratto lungo, richiesta di preavvisi più brevi e un’ondata di pendolarismo forzato. Il risultato? Una domanda compressa che, con ogni probabilità, esploderà a gennaio. Quando migliaia di studenti sapranno di aver superato il filtro, si riverseranno sul mercato in un momento dell’anno in cui l’offerta è già ridotta al minimo. Una dinamica che rischia di mettere sotto pressione proprietari e operatori, costretti a gestire un picco improvviso e difficilmente assorbibile.
Alla complessità del mercato si aggiunge un fenomeno in forte crescita: le truffe ai danni degli studenti. Un numero crescente di operatori segnala casi recenti legati a foto rubate, appartamenti inesistenti o già affittati, richieste di caparre da parte di finti proprietari. La ricerca frenetica — spesso non mediata — aumenta il rischio, spingendo le famiglie a prestare molta più attenzione alla sicurezza dei quartieri, alla verifica degli annunci e alla solidità dei contratti. Mentre l’87% degli affitti resta ancorato ai contratti a canone concordato per studenti, nelle grandi città — Pisa in testa — aumenta l’uso del contratto 4+4 a canone libero, un segnale che alcuni accordi territoriali potrebbero non rispondere più alle esigenze attuali.
Il 2025 si chiude quindi con un settore degli affitti universitari stabile nei prezzi ma più fragile nella domanda e nella sicurezza. L’effetto Medicina ha introdotto una variabile strutturale nuova, capace di ridisegnare i tempi e l’intensità della richiesta. I prossimi mesi — e soprattutto gennaio — saranno decisivi per capire se il mercato riuscirà a reggere l’impatto di un’ondata di richieste concentrate in poche settimane.
"L’effetto del semestre filtro di Medicina ha modificato in modo significativo, nelle città che ospitano questa facoltà - sottolinea la ceo di SoloAffitti, Silvia Spronelli - i tempi della domanda, spostando molte scelte da settembre a gennaio. È una dinamica nuova, che introduce incertezza per studenti e famiglie e richiede maggiore attenzione nella gestione dei contratti e nella verifica degli alloggi. Il rischio di truffe, purtroppo in aumento, rende ancora più importante affidarsi a informazioni chiare e a procedure corrette. I prossimi mesi saranno decisivi per capire quanto il mercato riuscirà ad assorbire l’ondata di richieste attesa a inizio anno", conclude.