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Edilizia: Squinzi apre Saie, grido dolore per settore ma si può ripartire

14 ottobre 2015 | 17.25
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Al via la 51esima edizione del salone di Bologna nel nuovo format 'smart house'.

Edilizia: Squinzi apre Saie, grido dolore per settore ma si può ripartire

"Il Saie è da sempre la fiera di riferimento dell’edilizia e negli anni si è sempre più trasformato in uno strumento di politica industriale per il nostro settore, quindi è un piacere per me particolare essere qui". Lo ha detto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, aprendo il Saie smart house in corso alla Fiera di Bologna fino al 17 ottobre. "Il Saie è una grande vetrina" ha aggiunto Squinzi che non ha però nascosto le difficoltà del comparto. "Il mio grido di dolore è per l'edilizia" ha aggiunto Squinzi, spiegando che tuttavia il comparto può tornare a crescere, magari proprio dalle proposte che Confindustria e Ance hanno presentato al Governo in vista della legge di stabilità.

"In questo modo diamo degli input su cui lavorare per contribuire alla ripartenza di questo settore - ha concluso - perché non possiamo dimenticare che l’edilizia è fondamentale".

"Saie ricomincia con un nuovo format e una nuova veste - ha aggiunto il presidente di Bologna Fiere Duccio Campagnoli - abbiamo deciso di porre al centro l’importanza dell’uso della tecnologie nelle costruzioni per riuscire a realizzare una nuova casa e nuove città". "Un'attenzione maggiore all’ambiente circostante, la riqualificazione urbana e il risparmio energetico per rilanciare il settore dell’edilizia" ha continuato Campagnoli, sono al centro del nuovo Saie che "punta anche ad un altro aspetto: quello indicato dalle parole di Papa Francesco nell’Enciclica sulla Cura della Casa Comune, come testimonia la presenza qui di monsignor Sorondo".

(Adnkronos) - Importante l'afflusso di pubblico e addetti ai lavori al primo giorno della 51edizione che quest'anno è declinata nel format 'Smart house' dedicata appunto alla costruzione e riqualificazione di edifici e città intelligenti, all’innovazione tecnologica e al costruire ecosostenibile.

"L'abitare è un passaggio fondamentale se si vuole ripensare a un differente modello di città metropolitana che è fatto non solo di edifici ma anche di persone - ha sottolineato il sindaco di Bologna Virginio Merola, presente al taglio del nastro - dobbiamo puntare a realizzare città inclusive che utilizzano gli spazi esistenti per costruire l’accoglienza". "La cura dei beni comuni - ha concluso il primo cittadino - è anche la cura delle persone, così come ha scritto il Papa nella sua Enciclica, ed il Saie di oggi si muove proprio in questa direzione".

Ma l’inaugurazione di oggi è stata l’occasione per parlare di problemi legati ai cambiamenti climatici. A rilanciare la necessità di dover fare presto il climatologo Luca Mercalli che ha snocciolato una serie di dati in merito. "Se non ci muoviamo ora cambiando il nostro stile di vita, cercando di ridurre i consumi, il rischio è di arrivare a fine secolo a una vera e propria catastrofe ambientale" ha detto Mercalli, descrivendo il rischio legato all’aumento di 5 gradi della temperatura della terra e all’innalzamento di un metro del livello del mare. "Questo creerà dei profughi ambientali" ha avvertito, parlando di "una nuova figura di migranti che fino a oggi non conoscevamo".

(Adnkronos) - Centrale anche l’intervento di monsignor Marcelo Sanchez Sorondo. Il cancelliere della Pontificia Accademia delle scienze e della pontificia Accademia delle scienze sociali ha evidenziato come siano proprio gli ultimi a subire in maniera negativa gli effetti dei cambiamenti climatici e come papa Francesco nella sua enciclica abbia toccato più di un aspetto legato alla questione del "vivere comune".

"Non si tratta solo di rispettare l’ambiente ma è anche una questione sociale e di giustizia - ha affermato il religioso - 'ecologia' vuol dire tenere ordinata la casa e nella sua enciclica papa Francesco ha voluto evidenziare proprio questo". "Il tema è sia religioso che scientifico. Nel primo caso è un richiamo agli insegnamenti di san Francesco e all’importanza di rispettare il mondo circostante, dall’altro è incentrato su aspetti scientifici - ha aggiunto Sanchéz Sorondo - come l’importanza di ridurre i consumi di carburanti fossili e ripensare le città in un’ottica più includente".

Una prospettiva importante, se si pensa che in Italia negli ultimi 6 anni si è registrata una contrazione di oltre il 26% delle costruzioni mentre è cresciuta la domanda di ristrutturazione. Sul territorio nazionale sono circa 13,6 milioni i fabbricati da recuperare e per rispettare il piano strategico dell’Ue 2050 il nostro Paese dovrebbe ristrutturare 1500 abitazioni al giorno. Un lavoro che riguarda costruttori e professionisti del settore. "Non basta però creare una cassetta degli attrezzi fatta di buone norme, occorre anche una progettualità che abbia una reale visione di ciò che si vuole realizzare sui nostri territori - ha concluso il presidente di Cnappc Leopoldo Freyrie - e per farlo bisogna coinvolgere tutti a partire dai cittadini che devono diventare persone consapevoli e attente a ciò che li circonda".

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