(Aki) - Un rifiuto "totale della candidatura di Abdel Fattah al-Sisi alla carica di presidente della Repubblica" e' stato annunciato dal partito egiziano 'Egitto Forte', guidato da Abdel Moneim Abou al-Fotouh, alla luce del "rischio enorme" che questo comporterebbe "per il futuro dell'Egitto e per la democrazia cui aspiriamo". In una nota divulgata dopo che al-Sisi ha rassegnato ufficialmente le sue dimissioni dalla carica di ministro e annunciato l'intenzione di candidarsi alle presidenziali, il partito ha esortato "le forze armate a togliere le mani dall'attivita' politica e a ritirare i loro candidati alle elezioni presidenziali affinche' non si ripetano le esperienze di altri Paesi che sono degenerati e regrediti".
Secondo 'Egitto Forte', "non c'e' bisogno di ulteriore dibattito sulla definizione di quanto accaduto il 3 luglio (ossia la deposizione dell'ex presidente Mohammed Morsi, ndr), ovvero un golpe militare che ha aggirato la volonta' del popolo". "Lo stato civile che ci era stato annunciato dai leader della cosiddetta corrente civile e' diventato militare per eccellenza, laddove vi sono un presidente militare, governatori militari, una costituzione da protettorato, processi militari, un'economia controllata militarmente e dei servizi sotto tutela militare", aggiunge la nota.
L'Egitto "ha estemo bisogno del suo fiero esercito con i suoi eroi stanziati lungo i confini per difendere la patria dal pericolo rappresentato dai nemici appostati in Oriente e non di leader militari piazzati nei posti di potere e nei corridoi della politica'', conclude il comunicato del partito, che si e' detto contrario anche alla nuova candidatura del suo stesso presidente Abdel Moneim Abou al-Fotouh.
