(Aki) - Le fatwa che vietano la partecipazione alle elezioni presidenziali in Egitto sono "arbitrarie e contrarie alla sharia e al piu' alto interesse del Paese". E' cosi' che la Dar al-Ifta, la massima istituzione egiziana ad emettere le fatwa (editti religiosi) e a valutarne la validita', ha risposto a una sentenza pronunciata dal noto predicatore egiziano Yousef al-Qaradawi, che ha fatto appello a boicottare il voto in quanto il candidato favorito, Abdel Fattah al-Sisi, si e' "gia' impossessato del potere".
Per la Dar al-Ifta, "queste sentenze e opinioni non hanno nulla a che fare con una corretta comprensione della sharia islamica e del suo metodo moderato, che si basa sulla necessita' di tenere conto degli interessi delle persone e di tutto cio' che contribuisce a realizzare il loro benessere spirituale e materiale". Quanto alla fatwa di Qaradawi, che risiede in Qatar, essa "rivela come (il predicatore, ndr) utilizzi i testi e i dettami religiosi per servire particolari obiettivi politici e di partito, spingendo la religione in un conflitto politico che deturpa l'eccellenza" dell'Islam.
In tal senso, la Dar al-Ifta ha fatto appello a "tutte le correnti e ai loro membri a non invocare espressioni religiose quali 'halal' e 'haram' (ossia lecito e proibito, ndr) nello svolgimento delle attivita' politiche e di partito e a non lanciare fatwa che vietino o spingano a prendere una precisa posizione politica". Agli egiziani, la Dar al-Ifta ha chiesto di "partecipare attivamente a tutte le iniziative democratiche, la piu' importante delle quali e' rappresentata dalle prossime elezioni presidenziali" e di "scegliere senza prestare attenzione alle pressioni esercitate da certe forze politiche, a salvaguardia del piu' alto interesse nazionale".
