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Elezioni Roma, Michetti: "Io candidato centrodestra? Lusingato, accetterei"

20 maggio 2021 | 21.20
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Il direttore della Gazzetta Amministrativa e conduttore radiofonico all'Adnkronos: "Sono 25 anni che tolgo le castagne dal fuoco ai primi cittadini"

Foto Fotogramma
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"Io candidato a sindaco di Roma per il centrodestra? Sono lusingato, c'è un fondamento di verità dietro a queste voci. Ho ricevuto diversi attestati di stima che mi rendono orgoglioso. Sono 25 anni che la mia attività si basa nell'assistenza ai sindaci nelle procedure più complesse: trasporti, igiene urbana, piano regolatore, procedimenti amministrativi". Così all'Adnkronos il professor Enrico Michetti, Direttore della Gazzetta Amministrativa e conduttore radiofonico, sulle voci che lo vedrebbero tra i possibili candidati sindaco per il centrodestra. "Ho un rapporto meraviglioso con tutti i sindaci dei comuni nel Lazio. Roma è una città straordinaria, sono romano, accetterei subito una candidatura".

"La Capitale è una città straordinaria - dice Michetti - una città che è in difficoltà e che ha bisogno di un'iniezione di competenza, di una nuova visione, di passione. Roma è un monumento vivente, ha caratteristiche uniche al mondo. I paragoni con Londra e Parigi? La Roma dei Cesari e dei grandi Papi non imitava nessuno - aggiunge - Penso che serva una visione importante della città. Rilanciare il turismo, aumentandone l'offerta. Roma non deve più essere governata soltanto dal Campidoglio, ma anche da Palazzo Valentini, con uno sguardo a tutta l'area metropolitana, perché i comuni intorno, la loro ricchezza, possono aumentare l'offerta turistica".

"Ho letto il mio nome sui giornali - spiega - ricevuto tante chiamate e attestati di stima. Tutto quello che faccio ruota intorno alla pubblica amministrazione e ai comuni in particolare, è il mio pane quotidiano. Accetterei anche ora la candidatura - ammette Michetti - già sono lusingato che se ne parli. Ma a patto che al centro di tutto torni la politica come punto di raccolta tra le istanze dei cittadini e l'esercizio dell'autorità. Senza la politica non si governa".

"Se sono preoccupato da questa ipotetica sfida? Roma è la città più complessa al mondo, ma è una sfida straordinaria governarla - aggiunge - Serve la passione per la Capitale, rivivere le epoche passate per riportarla in auge. Servono impianti, ridarle dignità sotto ogni profilo. Questo è il mio ruolo, io tolgo le castagne dal fuoco ai sindaci. E ora voglio risolvere i problema della comunità", conclude. (di Paolo Signorelli)

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